La presenza della massoneria nel processo dell’unificazione italiana è tra i fattori che aiutano a capire il senso profondo della nascita del Regno d’Italia nel marzo 1861.
Nel Regno di Sardegna e poi nel Piemonte dopo l’Unità la massoneria ha avuto quattro stagioni fondamentali.

Nato a Saluzzo nel 1789, nel 1792 Silvio Pellico con la famiglia si trasferì in piazza S. Donato, come ci ricorda una targa marmorea.
La madre, Maria Margherita Tournier veniva da Chambèry, in Savoia, il padre, commerciante, rilevò una drogheria sotto i portici della piazza. Lui e il socio sono ricordati come "fondichieri e cerai", vendevano cera, candele, e poi caffè e zucchero, che allora stavano entrando nelle abitudini dei piemontesi.

Anche Pinerolo è stata considerata una mattonella nella costruzione della civiltà del Risorgimento italiano. Non solo perché dalla Cavalleria della città partì Santorre di Santarosa, ma perché altri elementi di carattere culturale e sociale incisero sulle coscienze e sulla legislazione di quel periodo. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

La retorica ha da sempre ammantato i fatti risorgimentali, relegando ingiustamente quella pagina di storia a didascalici ricordi di studi infantili. Eppure il Risorgimento è un fatto che appartiene alle nostre storie familiari, alla storia dei nostri bisnonni e trisnonni.

Edizione 10 del 09/03/2011

Le iniziative

Prorogata la mostra sul "Re galantuomo"
La mostra "Vittorio Emanuele II. Il re galantuomo" allestita a Palazzo reale di Torino e nel castello di Racconigi (Cn) è stata prorogata, visto il successo di critica e di pubblico, al 10 maggio.

Anche i Carabinieri a Torino per l'adunata 2011

Edizione 8 del 23/02/2011

Le iniziative

Orbassano: mostra della Società di mutuo soccorso
La Società di mutuo soccorso S. Giuseppe di Orbassano organizza la mostra "150 anni di Unità d'Italia": documenti, materiali, fotografie e reperti storici sui personaggi di Cavour, Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II e molto altro.
Inaugurazione martedì 1º marzo alle 18 nei locali della Società S. Giuseppe (via Giolitti, 6). Aperta fino al 19 aprile, orario: martedì e giovedì, dalle 16 alle 18, domenica 27 febbraio dalle 10 alle 12. Visite guidate per le scuole su prenotazione (tel. 011 901.2340).

Un altro bargese che si arruolò nelle camicie rosse, ma nel 1866 e non sei anni prima, fu Gioachino Scarfiotti. Su di lui il fratello, avv. Roberto, padre di Ludovico Scarfiotti (cofondatore della Fiat), scrisse: «Vi sarebbe molto da dire sul suo fervido ingegno, che lo rendeva prestissimo nell'idioma latino. (…). Gioachino è stato soldato semplice, poi, graduato nell'arma di Cavalleria, per ben otto anni e fece con lode la campagna di guerra dell'anno 1859 e offertogli dal generale (Ettore) De Sonnaz il grado di uffiziale, non volle saperne.

Su poche cose concordarono Cavour e Garibaldi, i due massimi artefici del Risorgimento. Una è la grande stima per il generale Filippo Brignone, ritenuto da entrambi, in tempi diversi, uno dei più validi soldati italiani.
Brignone era nato nel 1812 da un’antica famiglia di Bricherasio, che si stabilì a Pinerolo dal 1833. Uno dei fratelli, Giacinto, fu vicario generale della Diocesi pinerolese; l’altro, Giuseppe, fu sindaco della città, deputato e promotore della ferrovia Torino-Pinerolo. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Edizione 7 del 16/02/2011

I numeri

• Osserva il giovane Cavour nel 1834 che gli operai possono vivere solo accontentandosi di un nutrimento scadente e spendendo quasi tutto ciò che guadagnano: «È sufficiente la minima disavventura a ridurre l'operaio in miseria».

• Le vittime dell'epidemia di colera del 1835 sono 246 a Torino e più di 2.000 a Genova, la seconda città del Regno di Sardegna.