Edizione 6 del 10/02/2010

Gli insulti alla ragione

Se non condivido un'idea o una proposta è corretto motivare il parere contrario con altre idee, altre proposte. Ma non accade sempre così. Anzi. C'è un'opposizione che si esprime attraverso l'insulto, la denigrazione dell'avversario. Invece della ragione prendono il sopravvento i bassi istinti.

Saranno scritte sui muri - è accaduto recentemente a Saitta, all'on. Merlo, anche a partiti e gruppi come la Lega o Pd - o sono semplici telefonate o affermazioni avventate. Diversi gli strumenti, tutti uniti da un unico filone: la sragionevolezza.

Ultimi appuntamenti del Carnevale: le cronache registrano sfilate e feste, investiture di maschere e consegna delle chiavi della città. Il pubblico risponde sempre: si ha voglia di stare insieme, di vivere la piazza, di trascorere qualche ora in allegria.

Eppure mai come in questi tempi il Carnevale non è più una cosa seria.

La storia del Carnevale è una storia lunga, che appartiene al calendario religioso (senza non c'è Quaresima, e viceversa) e a quello laico (è il periodo dell'anno in cui è socialmente accettato il ribaltamento dei ruoli).

Lunedì mattina, a Roma, è spirato Antonio Giolitti, 95 anni, cittadino onorario di Cavour e nipote dello statista Giovanni Giolitti. Nella foto lo vediamo ritratto con il compianto sindaco Silvio Fenoglio, nella sala rappresentanza del Comune, nell'estate del 2005, durante un incontro privato.

Si chiamano rilevatori di velocità, servono ad indicare all'automobilista se sta rispettando i limiti (incorrendo in possibili multe in caso di infrazione). Sono spuntati come funghi negli ultimi mesi, collocati spesso all'ingresso di città e paesi. In realtà funzionano poco e male: perché? (Foto Dario Costantino)
Edizione 5 del 03/02/2010

A scuola, pensando al futuro

Tempo fa una delle tante polemiche nazionali lamentava il fatto che nelle scuole italiane si insegnasse ancora il latino, considerata lingua morta, invece di offrire ai giovani la possibilità di esplorare nuovi e più utili "linguaggi". La lingua cinese (mandarina), ad esempio.

La “Giornata per la vita”, fissata alla prima domenica di febbraio, ci interpella sul grave dovere di servire la vita come dono prezioso di Dio.

Il momento che stiamo attraversando, appesantito dalla crisi finanziaria e dalla mancanza di lavoro, crea inquietudine in tante famiglie, soprattutto mette sfiducia nei giovani tentati di guardare al futuro senza entusiasmo, anzi con rassegnazione.