A scuola, pensando al futuro
Tempo fa una delle tante polemiche nazionali lamentava il fatto che nelle scuole italiane si insegnasse ancora il latino, considerata lingua morta, invece di offrire ai giovani la possibilità di esplorare nuovi e più utili "linguaggi". La lingua cinese (mandarina), ad esempio.
Il Liceo valdese di Torre Pellice, pur partendo da presupposti completamente diversi - si insegnano anche il latino e il greco, e con grande passione -, ha inserito tra le materia curricolari l'insegnamento della lingua cinese. È parte del percorso didattico del Liceo linguistico, che insieme all'indirizzo classico e scientifico completa l'offerta dell'Istituto parificato valdese.
«L'iniziativa - informa il preside del Liceo, Elio Canale - è nata in collaborazione con l'Istituto Confucio dell'Università di Torino. Ci è sembrato importante proporre la lingua di un Paese la cui economica sta imponendosi sui mercati di tutto il mondo. Oltretutto la lingua inglese non è ancora penetrata a sufficienza in Cina, pertando conoscere il mandarino può essere davvero la competenza che offre buone possibilità professionali».
S. D'A.
(continua)Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino