Varata la riforma delle superiori
La riforma che riordina l’istruzione secondaria superiore può partire, dopo il via libera concesso il 4 febbraio dal Consiglio dei ministri.
La sua attuazione coinvolgerà le prime classi in ingresso a settembre di quest’anno e andrà a regime nel 2014/2015. I cambiamenti che si profilano all'orizzonte sono numerosi e sostanziali perché riscrivono in pratica tutte le regole che finora disciplinavano gli indirizzi di studio, i quadri orari e le stesse materie.
Con il passaggio dalla vecchia alla nuova normativa i licei si ridurranno a 6 (classico, scientifico, linguistico, artistico, musicale e coreutico, delle scienze umane) rispetto agli attuali 396 indirizzi sperimentali e 51 progetti assistiti dal Miur. Gli istituti tecnici saranno suddivisi solo più in 2 settori, economico e tecnologico, e 11 indirizzi; mentre prima i settori erano 10 e gli indirizzi 39. Anche i professionali subiranno un’analoga "cura dimagrante": i settori scenderanno a 2 (servizi e industria-artigianato) con 6 indirizzi; rispetto ai 5 settori e 27 indirizzi precedenti.
Tonino Rivolo
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Paola Molino