La propria mamma è speciale / come un fiore regalato a Natale / se una magia vuoi fare / lei te la crea senza esitare.
Se tu la fai arrabbiare / ma dopo ti vai a scusare, / lei ti dà lo stesso il bacio della buonanotte / che ti fa fare risate matte. / Le mamme non sono tutte uguali / ma sono tutte speciali; / ci sono quando siamo nei guai / e visto che anche tu lo sai / cosa aspetti? Non finire di ringraziarla mai!
La mamma viene con me a giocare / fino a quando non mi vede crollare. / A quel punto, stanca morta, volo nel letto / e lei mi dà un ultimo bacetto.

Edizione 20 del 16/05/2012

Primavera

Rosa rifiorita / profumata e vivace / impaziente di arrivare / tu qui devi stare; / col venticello che ti porti via / o primavera mia.
Bella come una stella / acrobatica ed energica / leggera e avventuriera…
Questo è il tuo carattere / che non puoi cambiar.
O mia bella primavera / non te ne andar.

In Italia circa il 10 per cento della popolazione è obesa, e la metà dei bambini affetti da obesità soffrirà di questo disturbo anche da adulto. Nella nostra società la pubblicità lancia il messaggio che il sovrappeso è una "colpa". Infatti se sei magro sei accettato e ricercato, mentre se sei grasso sei emarginato. Nella mia esperienza non mi è mai capitato di vedere comportamenti "strafottenti" verso i bambini obesi. A volte capita di prendere in giro le ragazzine meno belle, ma vogliamo solo scherzare e facciamo subito pace.

La primavera è piena di fiori / rossi, gialli e di tanti colori. / La natura si risveglia / e i fringuelli fan la veglia. / Nel laghetto i pesciolini, / saltan fuori i girini, / le farfalle colorate / sembran quasi delle fate.
Le rondini sono arrivate / dal nord Africa sono tornate. / Senza dubbio, con certezza / delle stagioni si può dire Sua Altezza.

Vidi la primavera / con i suoi fiori e alberi. / Nuvole fatte di panna montata, / il lungo fiume come / un nastro d'argento.
Alberi che si abbracciano / per dare il benvenuto alla primavera. / Raggi di sole come nastri luminosi illuminano il paesaggio. / Le grandi colline somigliano / alle onde del mare.
Nella primavera molte persone / vanno a fare lunghe passeggiate.
Mi piace la primavera.

Molti insegnanti hanno accolto le nuove tecnologie come strumenti per imparare un nuovo modo di lavorare e di stare assieme. I ragazzi hanno subito capito che la conoscenza e la collaborazione attraverso l'uso della Lim, la nuova lavagna tecnologica, e del pc non solo rende più piacevole il lavoro didattico, ma aiuta ad imparare e a crescere in gruppo. Passo dopo passo, rispettando i tempi di tutti, abbiamo iniziato a condividere materiali e documenti, a scambiarci idee, a creare insieme dei testi.

Edizione 19 del 09/05/2012

Al ministro

Egregio ministro Profumo, sono un ragazzo frequentante la classe quinta dell'Alberghiero di Pinerolo. A partire dal prossimo anno scolastico, le classi terze subiranno una drastica sforbiciata nell'orario: mentre io (solo due anni fa) ho frequentato 18 ore di lezioni pratiche settimanali, ora i nuovi "terzini" avranno 6 ore alla settimana. Ma quello che mette più in allarme riguarda le materie dell'indirizzo accoglienza turistica; i ragazzi non avranno più ore di storia dell'arte e di geografia, che da settembre verranno sostituite da alimentazione.

C'era una volta in un pianeta, dove c'era tanto caos e inquinamento, una famiglia che non ne poteva più. "E petrolio, e smog… Basta!", diceva il padre. Così ebbe un piano.
Il papà inserì un virus in tutti i computer delle fabbriche inquinanti, dopo, organizzarono una rivolta. Una persona, due, tre… un quartiere, una città. Così i titolari delle fabbriche dovettero chiudere, e vennero distrutte. Al loro posto vennero costruite fabbriche che non inquinano e tornarono le carrozze.
Abbasso l'inquinamento!

A novembre la quinta elementare di Buriasco è uscita dalla scuola per delle interviste per il progetto "Ti muovi" sull'uso dei sistemi di ritenuta in auto, cioè la cintura di sicurezza e il seggiolino per i bambini. Prima di uscire abbiamo ricevuto delle pettorine e ci siamo divisi in gruppi per intervistare più persone. Molti non si fermavano, però siamo riusciti a completare tutti i questionari. Alla domanda: «Lei mette la cintura?» rispondevano quasi tutti di sì. Fermavamo pedoni e ciclisti e agli automobilisti chiedevamo di scendere dall'auto.