Mio cugino Danilo abita in Olanda. Viene in Italia due volte all'anno: ad agosto per andare al mare, e a dicembre per andare in montagna. Mio cugino gioca molto bene con me; ha un fratello, Luca, che gioca tanto con mio fratello Andrea, inoltre ha una sorella più grande. Danilo ha un anno più di me (11 anni), è molto alto e robusto. Quando va via per tornare in Olanda mi dispiace moltissimo perché non posso più divertirmi con lui al nintendo e a calcio.
Non vedo l'ora che arrivi l'estate / per poter fare tante nuotate. / Io in spiaggia adoro andare / e al sole potermi sdraiare.
Con gli amici posso giocare / e per la scuola studiare.
Di sera ci sono tante zanzare / ed io le vorrei spiaccicare.
L'ultima lacrima scende / dal tuo viso, / è accompagnata / dal tuo ultimo respiro.
Forse è l'ultimo "dono" / che ci stai regalando.
La vita è questa… / si nasce strillando / e si muore piangendo.
Grazie comunque di esserci stato!
L'aria d'autunno / si sente nel vento / che piano piano fa posto / all'inverno.
L'autunno di sera è / come la voce di una / sirena che soave ti culla / col suo canto incantato.
L'autunno di mattina è / come un brivido / che ti percorre e / finisce in un ultimo / soffio di vento.
L'aria d'autunno / si sente nel vento / che piano piano fa posto / all'inverno.
L'autunno di sera è / come la voce di una / sirena che soave ti culla / col suo canto incantato.
L'autunno di mattina è / come un brivido / che ti percorre e / finisce in un ultimo / soffio di vento.
Mio fratello è un gran monello / e gioca a palla col bidello. / A volte è un pasticcione / ma ha un destro da campione!
Quando inizia la partita / per l'altra squadra è già finita!
Corre e salta come un leone / ma quando tira sembra un cannone. / Dalla curva si sente gridare / "Forza Tommy facci sognare!". / Alla fine dell'incontro / di tutti i gol si è perso il conto. / Mio fratello non perde mai / ed io gli voglio bene assai!
La mia cagnetta / si chiama Kumetta / ed è piccoletta.
Ha un bel musetto / e appartiene a un padroncino / che si chiama Nicoletto.
Mangia sempre le crocchette, / ma non sempre le pappette.
Ha un amico / che si chiama Federico.
Quando salta / mi incanta / e la mia gioia fa novanta.
Chissà se le piacerà / Robotolo, il nostro piccolo robot-cane,/ che con la sua vivacità, / ha rallegrato / le nostre lezioni scolastiche quotidiane? / Col tempo si vedrà…
Da dietro il vetro della mia finestra / scruto il cielo azzurro. / Un raggio di luce / trafigge una nuvola / e tutto sembra un dipinto, / un meraviglioso dipinto. / E quando il cielo si oscura / mille lucine scintillano, / ma ecco la luna / che sembra comandare.
Prima il cielo sembrava giocare: / adesso, invece, giace.
Il sorriso di un bambino / contagia subito il vicino. / Perché per i bambini / è importante la felicità, / con un sorriso raccontano / la loro splendida semplicità.
Ecco i pensieri di un bambino dopo tanti giorni di pioggia. Vedevo nei tg i disastri dell'acqua e avevo paura, molta paura. Ero però sicuro di una cosa: se restavo in casa ero al sicuro, se uscivo "zac". Però sono stato costretto a uscire per andare a scuola e sono ancora vivo.
Io ero al mio osservatorio davanti alla finestra. Dopo un po' ecco il sole; ho telefonato a mio padre e gli ho chiesto: «Tutto bene?».