Processo, picchettaggio davanti alla Safim di None: tutti assolti
Fatti avvenuti tra ottobre 2015 e marzo 2016, 28 imputati, un processo iniziato il 14 dicembre 2020 con un rinvio secco al 23 marzo dell'anno scorso e poi sei udienze. L'ultima oggi, quando il giudice Cristiano Trevisan del Tribunale di Torino ha emesso la sua sentenza: «Tutti assolti», sintetizza l'avv. Giulio Calosso che, con i colleghi Gianluca Vitale e Andrea Lichinchi, ha sostenuto la difesa degli operai (tutti egiziani tranne uno di origini tunisine) e un delegato sindacale che nel luglio di due anni fa erano stati rinviati a giudizio.
L'accusa (inizialmente il fascicolo era in mano al pm Andrea Padalino, poi finì a Roberto Sparagna e infine alla dott.ssa Manuela Pedrotta) era di violenza privata (e in un caso anche quella di lesioni): durante un picchettaggio davanti alla Safim di None, azienda che si occupa dello stoccaggio di derrate alimentari per i supermercati, secondo le indagini della Digos avrebbero "bloccato la circolazione stradale, impedendo il transito ai mezzi pesanti in entrate e in uscita dallo stabilimento", minacciando e insultando gli autisti dei camion. Una manifestazione, "non formalmente preannunciata", innescata da alcuni licenziamenti, che infiammò la protesta per tre giorni a fine ottobre 2015 e un paio a marzo 2016.
Oggi sono stati assolti, prima che la prescrizione rischiasse di fare il suo corso e mettere una pietra tombale sul procedimento.
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Paola Molino