Sono già oltre mille i fascicoli (tutele e amministrazioni di sostegno) che hanno lasciato il Tribunale di Pinerolo alla volta di Torino. Il trasloco se lo stanno accollando i dipendenti stessi: una decina i viaggi già effettuati, su auto di servizio strapiene di faldoni. Il malcontento è palpabile perché gli uffici sono stati lasciati nel caos totale da una riforma che solo sulla carta, e solo nella testa del ministro e del suo governo, porterà benefici. Intanto, si è da poco conclusa al Palazzo di giustizia una riunione sindacale cui hanno partecipato dipendenti e avvocati. I sindacalisti Cgil, Cisl e Uil hanno assicurato il massimo appoggio al personale, anche a costo di ricorrere a manifestazioni di forte impatto mediatico. «Se dal tribunale di Torino partiranno ordini di servizio non concordati con noi, occuperemo l'ufficio del presidente Panzani», hanno dichiarato nel corso dell'assemblea. Preoccupante comunque che finora non siano neppure riusciti a farsi ricevere per discutere le modalità dei trasferimenti. «Il 16 settembre fa avevamo chiesto un incontro, ma nessuno ci ha ascoltato». Per questo nella lettera predisposta proprio in questi ultimi minuti, la richiesta viene ribadita. Nella missiva per Panzani, si fa inoltre presente che "nessun tipo di provvedimento relativo al trasferimento di personale venga posto in essere fino all'incontro richiesto. Qualora ciò non avvenisse, le scriventi OO.SS. si riserveranno di attivare ogni azione a tutela dei lavoratori".
27/09/2013 - 13:20