Appello perché la Regione Piemonte aderisca ai Corridoi sanitari da Gaza
Un appello della società civile alla Regione perché il Piemonte accolga in alcuni suoi ospedali bambini di Gaza feriti in questo terribile conflitto.
Dall’inizio della guerra a Gaza da parte delle truppe israeliane conseguenti alla strage del 7 ottobre effettuata da Hamas in alcuni kibbuz e villaggi israeliani, sono migliaia i bambini, le donne, i vecchi, gli innocenti palestinesi massacrati dai bombardamenti e decine di migliaia i feriti che però rimangono privi di cure per l’attacco a ospedali e strutture sanitarie. E anche i bambini malati oncologici non riescono più ad accedere alle cure.
Dal gennaio 2024 l’Italia ha cominciato ad accogliere bambini palestinesi feriti, bisognosi di cure specialistiche di alto livello e i loro famigliari. I primi pazienti sono arrivati in Italia con un volo militare il 29 gennaio mentre il 5 febbraio la nave militare Vulcano ha attraccato a La Spezia con 18 bambini palestinesi e loro accompagnatori.
Al momento gli ospedali italiani che hanno il compito di curare i feriti sono il Bambino Gesù di Roma, Il Meyer di Firenze, il Rizzoli di Bologna e il Gaslini di Genova.
Luciano Griso, pinerolese, medico e responsabile di Medical Hope, progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), finanziato in larga parte dall' otto per mille della Chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi ci spiega i motivi dell’appello alla regione Piemonte.
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Paola Molino