«Inno d'Italia non inclusivo»: le reazioni alle parole dell'artista nichelinese Francamente
«L'inno di Mameli è il canto di un popolo che ha lottato per la sua libertà e la sua unità. Ogni parola racchiude la nostra storia, il nostro orgoglio, il nostro senso di appartenenza. "Fratelli d'Italia"è un richiamo all'identità e alla fratellanza di una Nazione che guarda avanti con fierezza». Così, dai suoi profili social, la premier Giorgia Meloni ha indirettamente risposto alle dichiarazioni sulla «non inclusività dell'inno di Mameli», rilasciate qualche giorno fa dall'artista nichelinese Francamente: «Mi è stato chiesto di cantare ad una manifestazione sportiva l'inno d'Italia, che nel suo essere campione di inclusività comincia con "Fratelli d'Italia" - ha raccontato in un video la 28enne, all'anagrafe Francesca Siano -. Dal momento che cambiare il testo sarebbe stato vilipendio alla bandiera, avevo due opzioni: rifiutare, oppure - ed è quello che ho fatto - accettare e prendere uno spazio. L'opportunità di cantare un inno che ha sì un linguaggio non inclusivo, ma farlo da donna queer e vestendo determinati colori, per dare un messaggio molto chiaro: tante sono le persone stanche di un'Italia razzista e omofoba, che si risconosce in un tricolore ormai anacronistico».
Le reazioni
Oltre ad un'indiretta risposta da parte della Presidente del Consiglio - che ha postato il suo messaggio mercoledì 12, giorno del 228simo anniversario della prima "passeggiata patriottica" del Tricolore, a Modena -, le parole della giovane cantautrice le sono costate una valanga di insulti e attacchi su X, Tik Tok e Instagram. Arriva invece dall'Amministrazione della sua città d'origine, Nichelino, un pieno e pubblico sostegno, in particolare dall'Assessorato alle Pari Opportunità: «La premessa è che è quantomeno singolare che la politica ai massimi vertici trovi il tempo e la volontà di commentare le parole di un'artista, ma non la manifestazione di oltre mille persone davanti alla sede dell'ex MSI, che al grido di "Presente!" facevano il saluto romano - spiega l'assessore Alessandro Azzolina -. Detto ciò, a maggior ragione in virtù del lavoro svolto da questa Amministrazione sul tema dell'inclusività, va detto che parlare di linguaggio non inclusivo è tutt'altro che fine a se stesso: le parole espresse dalla nostra concittadina non sono un invito a cancellare ciò che è stato, ma una riflessione sulla narrazione utilizzata dall'inno, che, dobbiamo ricordarlo, è figlio di un tempo in cui le donne erano private di qualunque diritto. Il maschile che utilizza non è quindi un genere sovraesteso, ma un richiamo a coloro che erano i soli a contare, ovvero gli uomini. E' chiaro che quella di Francamente è stata una provocazione, e ben fatta: non vilipendio alla bandiera (il testo non è stato in alcun modo toccato), solo una rivendicazione al diritto delle pari opportunità nell'ambito della sua narrazione artistica. Che non risolve il problema, ma quantomeno propone una riflessione sulle origini di una cultura patriarcale». Per discutere e portare attenzione a questi temi a lei cari, l'assessore chiederà di intervenire in Città direttamente alla cantautrice, già formalmente invitata dall'Amministrazione nichelinese dopo il grande successo da lei riportato a X Factor.
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Paola Molino