Il pm Gianfranco Colace l'aveva detto al termine della requisitoria di lunedì 31 marzo: «Chiedo la condanna anche se so che la Corte non potrà che assolvere».Sembrava una sorta di ossimoro, che aveva lasciato basiti tutti i presenti (avvocati in primis). E invece è andata proprio così: la Corte presieduta dalla giudice Immacolata Iadeluca) ha appena assolto 4 dei cinque imputati coinvolti in un un procedimento partito ben 8 anni fa per presunte irregolarità in un appalto da 56 milioni per forniture biomedicali e servizi sanitari per l'Asl di Collegno e altre strutture. Assolti i due imputati principali, l'ex direttore generale Flavio Boraso e l'imprenditore Antonio Marino, al tempo legale rappresentante di Althea Italia. Erano accusati di corruzione e turbativa d'asta in concorso. Assolti. Idem per il manager Davide Gagliardi, anche lui nel Cda di Althea) e per il luogotenente dei Carabinieri Giuseppe carboni (accusato di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio).
Condanna a 9 mesi per il maresciallo della Finanza Michele Alterio (per lui Colace aveva chiesto 4 anni per corruzione e 2 per rivelazione).
Una sentenza, quella appena emessa dalla Terza Sezione penale, che ha ribaltato completamente l'impianto accusatorio.
Articolo in aggiornamento e ampio servizio sul numero in uscita mercoledì 16.
