Convivenza con il lupo: una squadra in soccorso al pastore più colpito dalle predazioni
Con i lupi in aumento (in costante crescita da 25 anni, ma addirittura raddoppiati dal 2018 secondo il censimento nazionale presentato quest'anno) i pastori devono integrare i loro metodi di protezione delle pecore dalle predazioni. Giorgio Bergero all'Alpe Penna, nel vallone di Salza, è uno dei più bersagliati: l'anno scorso ha perso 67 pecore. Di queste, 40 in un solo attacco in una giornata di nebbia, che a Salza è molto frequente e offre un grande vantaggio al predatore, mettendo in difficoltà i cani maremmani da protezione. Per aiutarlo la squadra WpiuTo3 di intervento finanziata dal progetto Life WolfAlps EU gli ha fornito 16 reti da 50 metri ciascuna, che formano un recinto di 3 ettari per il pascolo nelle giornate di nebbia. In seguito la squadra, composta da guardiaparco e altro personale dell'Ente di gestione delle aree protette Alpi Cozie, con il contributo di personale della Città metropolitana di Torino e talvolta dell'Università, è tornata altre tre volte per spostare il recinto, rinnovando il pascolo. Quest'anno le pecore predate sono state circa 25-28. Un buon risultato, ma il problema è la sostenibilità del progetto per la quantità di forza lavoro che richiede.
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Paola Molino