Angrogna, Bricherasio, Cantalupa, Ceasana, Cumiana, Pinasco, Inverso PInasca, Pinerolo, Pomaretto, Rorà, S. Germano Chisone, S. Secondo, Sestriere, Torre Pellice, Usseaux e Villar Pellice. Sono i Comuni per i quali l'Acea, cogestore del servizio idrico per conto di Smat in gran parte del Pinerolese, ha chiesto che vengano applicate delle limitazioni al consumo di acqua potabile.
Sarà il primo effetto tangibile, per i cittadini, di una siccità che secondo i dati statistici nel Nord Italia non ha pari negli ultimi 70 anni. Il gestore è preoccupato in particolare per l'abbassamento delle falde acquifere e per le prospettive per le prossime settimane, dal momento che Arpa Piemonte «evidenzia la prosecuzione di una fase di elevata siccità» che comporta la necessità di «contenere al massimo gli utilizzi di acqua potabile».
Il potere di limitare l'uso dell'acqua spetta ai sindaci; nella lettera inviata mercoledì 15, Acea-Smat invitano i primi cittadini a vietare l'uso della potabile per tutti gli usi che non siano quelli alimentare, domestico e igienico, fino a quando non sarà superato lo stato criticità. In particolare chiede di vietarne l'impiego per l'irrigazione di orti, giardini e prati; lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio auto private; riempimento di piscine, vasche e laghetti ornamentali.
Ora spetterà ai sindaci decidere se applicare la norma ed eventualmente modificarla.