Pinerolo: si è dimesso l'assessore Antonio Spinelli
Antonio Spinelli ha lasciato il suo incarico di assessore all'Ambiente e alle Partecipate del Comune di Pinerolo. Nella giornata di oggi è iniziato il tam tam negli ambienti vicini all'Amministrazione, quando il sindaco Luca Salvai ha convocato una riunione di Giunta informale per discutere come affrontare la questione. Alla base della decisione dell'assessore, eletto solo a metà settembre 2017, ci sarebbe un improvviso impegno di lavoro. Raggiunto nella sua casa di Pinerolo, dove si trova con la figlia influenzata, ci spiega: «Nella vita passano lunghi periodi in cui tutto sembra cristallizzato, poi all'improvviso succede tutto insieme, questo per me è uno di quelli».
Cosa succede? «Semplicemente, ho l'opportunità di realizzare un sogno a cui non voglio rinunciare, certo si tratta di una decisione sofferta, avrei voluto mantenere fede al mio impegno con il sindaco e la città, come avevo fatto poche settimane fa, quando ho detto no a una candidatura al Parlamento offertami dal Movimento».
Ma di cosa si tratta? «Non posso dire nulla, è un impegno all'estero che si concretizzerà nei prossimi mesi, ma fin d'ora ho la necessità di sentirmi libero».
Voci di corridoio invece parlano di un dissidio con i Cinque Stelle, Lei in queste ultime settimane avrebbe preso iniziative in autonomia ed esternato su Facebook in modo poco istituzionale... «Non c'è nulla di vero, semplicemente voglio cogliere un'opportunità unica, con il sindaco sono in piena sintonia e lui sa che potrà sempre contare sul mio contributo anche se dall'esterno».
Cosa le rimane di questa esperienza? «E' durata poco, ma è stata intensa e mi è piaciuta, ho visto dall'interno di un'Amministrazione cose positive e negative che dal di fuori non puoi cogliere ma soltanto intuire».
Ad esempio? «Di negativo in senso generale, perché non è solo un problema di Pinerolo, c'è che la burocrazia paralizza l'attività amministrativa: se per spostare un foglio devi scrivere un libro, allora c'è qualcosa che non funziona, io vengo da esperienze manageriali e in quel contesto le cose funzionano diversamente. Nel pubblico ci sono dei capitani che rispondono al nemico, ovvero la burocrazia, che cosa puoi fare?».
E di positivo? «Quando vedi che hai imboccato la strada giusta che ti consentirà di fare qualcosa di positivo per il tuo territorio. Noi a Pinerolo lo stiamo facendo, anche se, appunto per i motivi a cui accennavo prima, fatichi a concretizzarlo per cui nessuno se ne accorge».
Chiude: «C'è un solo motivo per cui sono contento di lasciare la poltrona di assessore, il non dover affrontare più i Consigli comunali, in quel contesto si perde troppo tempo a discutere delle cose che ormai sono fatte, e non di quanto si potrà fare per far crescere la città, è una cosa troppo frustrante per gente come me».
"Parrebbe quasi tutto assurdo o quasi costruito, ma è vero!: buon vento capitano…"
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino