Pinerolo: proseguono le indagini per l'omicidio del barista
Sei bossoli sono stati raccolti dagli inquirenti sull'asfalto. Un proiettile ha colpito l'auto parcheggiata davanti al Bar Del Corso, sul bordo della strada. Almeno tre, purtroppo, hanno raggiunto alla schiena e all'addome Giovanni Bruno, il barista di 37 anni ucciso stanotte davanti al suo locale in corso Torino.
In queste prime ore l'indagine dei Carabinieri e della Procura (pm Francesco La Rosa) è stata serrata per tentare di ricostruire quegli ultimi istanti, attorno alla mezzanotte, quando l'uomo è stato colpito a morte. Il locale, che contiene anche macchinette slot, di recente era già stato oggetto di una rapina. Un'ipotesi investigativa, quindi, è che possa essere accaduto di nuovo, e che il tentativo di sottrargli l'incasso (circa 4.000 euro) sia finito con la sparatoria. Secondo i primi riscontri, si tratterebbe di due rapinatori armati di pistola e con i volti coperti da un passamontagna.
Il bar ormai era in chiusura. Secondo il racconto di alcuni vicini, già da un'ora si sentivano rumori provenire dal locale. Il delitto, però, è avvenuto all'esterno. Pochi i testimoni. In strada non c'erano molte persone, come ogni martedì notte. I Carabinieri del Nucleo operativo di Pinerolo e del Nucleo investigativo della Iª sezione di Torino hanno sentito le testimonianze dei passanti e di chi conosceva la vittima, per tentare di verificare l'ipotesi della rapina e ricostruire i fatti.
La salma è stata trasferita all'ospedale "Agnelli" di per l'autopsia. Giovanni Bruno abitava a Pinerolo, a pochi passi dal bar. Lascia la moglie e due figli di sette e otto anni.
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Paola Molino