Extra Dati: in Italia mezzo milione di poveri alimentari in più in un anno

Extra Dati: in Italia mezzo milione di poveri alimentari in più in un anno
Mercoledì 19 Febbraio 2025 - 13:38

I poveri alimentari in Italia sono tornati ad aumentare in modo evidente dopo alcuni anni in cui il loro numero si era ridotto. Mezzo milione in un anno (dal 2022 al 2023) per ognuno dei due parametri elaborati per il quinto rapporto di Action Aid sulla povertà alimentare in Italia basato su dati Istat: deprivazione materiale e deprivazione sociale.

Il luogo comune vuole che tutto sommato un piatto di pasta per riempire la pancia costi relativamente poco. L’insicurezza alimentare però si calcola su altri parametri. Action Aid ha chiamato deprivazione materiale l’impossibilità di consumare un pasto completo ogni due giorni, intendendo un pasto che contenga carne, pollo, pesce o l’equivalente vegetariano. C’è anche però la deprivazione sociale: colpisce chi non può permettersi un pasto fuori casa al mese da condividere con parenti o amici. In entrambi i casi il numero delle persone che rientrano nella statistica è cresciuto in un anno di mezzo milione di persone.

 

 

 

Confermano l’impoverimento generale della popolazione italiana anche i dati di Ministero delle Politiche sociali e del Lavoro sul numero di chi riceve aiuti alimentari Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti) tramite enti del terzo settore: l’aumento tra il 2019 e il 2023 è stato del 40%, passando da 2,08 milioni di beneficiari a quasi 2,91 milioni.

 

IL QUADRO MONDIALE DELLA POVERTÀ ALIMENTARE

L’Italia non fa eccezione rispetto a un trend globale sempre più allarmante. Secondo Save the Children nel 2023 nel mondo 17,6 milioni di bambini sono nati in condizioni di fame, il 20% in più rispetto a 10 anni prima. L’Onu calcola 733 milioni di persone che soffrono la fame per guerre, shock climatici e crisi economiche, e 2,8 miliardi di persone che comunque non hanno accesso a una alimentazione corretta.

 

LO SPRECO ALIMENTARE: SETTE ETTI DI CIBO A PERSONA A SETTIMANA

La povertà, l'insicurezza e la deprivazione alimentari non sono in contraddizione con lo spreco, che non è sempre sinonimo di sovrabbondanza e ricchezza ma ha anche in parte a che fare con la scarsa qualità del cibo acquistato, con la tentazione delle offerte della grande distribuzione cui si finisce col cedere, accumulando alimenti che tenderanno a deteriorarsi e scadere prima di essere consumati.

Quasi sette etti di cibo sprecato a persona ogni settimana, un etto al giorno pro capite di alimenti trasformati in spazzatura sono l'ultimo dato del Rapporto 2024 dell'Osservatorio Internazionale Waste Watcher.

 

 

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Luca Prot
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