Gioco d'azzardo: le slot tornano nelle tabaccherie

Gioco d'azzardo: le slot tornano nelle tabaccherie
Giovedì 8 Luglio 2021 - 15:47

Il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge piemontese sul gioco d'azzardo patologico. La nuova norma, approvata dopo settimane di scontro tra maggioranza e opposizione, modifica nella sostanza le regole in vigore dal 2016, allentando le restrizioni.

Resta in vigore il distanziometro, ma nei grandi Comuni ridotta la distanza di sicurezza tra apparecchi da gioco e luoghi sensibili. Cade la retroattività: nel 2016 chi aveva apparecchi a una distanza minore da quella stabilita dalla legge, dovette mettersi in regola spostando l'attività o rimuovendo gli apparecchi. Le tabaccherie che avevano dismesso gli apparecchi dopo l’entrata in vigore di quella legge, ora possono chiedere di reinstallarle. Le minoranze non hanno esitato a definire questo atto una «sanatoria» a favore di chi non si era mai adeguato alla legge.

Tra le novità, in caso di nuove aperture non potranno essere posizionate slot nei locali di dimensione inferiore ai 25 mq, se ne potrà installare una in quelli tra 25 e 50 mq, e massimo due in quelli superiori a 50 mq.

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Consiglio regionale approverà un piano triennale di contrasto al gioco d'azzardo patologico e la Giunta lancerà il concorso per realizzare il logo “Slot, no grazie!” dedicato alle scuole di secondo grado. Il logo verrà diffuso su tutto il territorio piemontese anche grazie alla giornata dedicata che vedrà coinvolte scuole, università e Asl.

Fortemente critiche le opposizioni. Il gruppo M5S parla di «Un giorno nero per il Piemonte, per la legalità, per la democrazia» e di «Un assist alla criminalità organizzata ed una porta spalancata all'azzardopatia. La Lega, con questa legge, condanna centinaia di cittadini e le loro famiglie a ripiombare nel tunnel dell'azzardo patologico, con evidenti ripercussioni anche sul servizio sanitario regionale». 

Per Diego Sarno, consigliere PD di Nichelino, la maggioranza regionale «Preferisce le lobby alla salute. A settembre la battaglia riprenderà. Pioveranno ricorsi, azioni di contrasto, giudizi di legittimità costituzionale».

Esulta al contrario la Lega: «Ha prevalso il buonsenso», commenta il consigliere regionale Andrea Cane. «Il proibizionismo cieco fa danni - continua Claudio Leone - la lungimiranza della nostra legge è quella di affrontare un problema dandogli un nome che è dipendenza. Una malattia che non si combatte chiudendo attività commerciali ma usando questa rete per intercettare i patologici, limitarli subito e curarli adeguatamente».

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Paola Molino