Vinovo: il giudice reintegra la dipendente ma la casa di riposo non ci sta
Questa mattina Giuditta, una lavoratrice part-time del gruppo Sereni Orizzonti, si è recata nella casa di riposo di Vinovo, la Alberto Dalmasso, ma le è stato permesso di entrare. All'intervento dei Carabinieri l'azienda ha risposto con una lettera nella quale viene messa in cassa integrazione fino al 30 maggio.
La donna, residente a Vinovo, è impiegata nel settore pulizie con un contratto part time. Tempo fa era stata trasferita in un altra struttura del gruppo, a 80 km di distanza. FP CGIL aveva impugnato il trasferimento e la settimana scorsa un giudice ha disposto il reintegro temporaneo d'urgenza, almeno fino a quando la questione non sarà valutato in un'udienza, il 18 maggio.
«Avevamo comunicato la decisione del giudice all'azienda - dice Michael Pellegrino di FP CGIL - ma non avevamo avuto risposta. Questa mattina le è stato impedito di entrare, non ha rispettato la decisione del giudice». Fino al 30 maggio la donna, single con un figlio, sarà in casa integrazione e l'azienda non si farà carico dell'anticipo. Da tempo CGIL, CISL e UIL denunciano il fatto che Sereni Orizzonti in provincia di Torino usi la cassa integrazione e i trasferimenti come "strategie" per portare i lavoratori a licenziarsi, evitando così il blocco imposto dal Governo.
Foto d'archivio
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Paola Molino