La Procura di Pinerolo da oggi è ufficialmente soppressa: trasloco in atto
Da oggi la Procura della repubblica di Pinerolo è ufficialmente soppressa. Sulla porta di ingresso spicca un comunicato a firma del Procuratore Giancarlo Caselli. Leggiamo: "nelle giornate di venerdì 13 e lunedì 16 e seguenti il presidio di Pinerolo resterà chiuso al pubblico per permettere l'effettuazione del trasloco… a partire dal termine del trasloco tutte le attività saranno svolte presso la sede di Torino". Un ordine di servizio che parla chiaro, ma che deve essere sfuggito proprio a qualche ufficio torinese, visto che in Procura sono appena stati consegnati venti fascicoli. Gli stessi che lunedì dovranno riprendere la strada per il capoluogo piemontese. Non è l'unica stranezza a cui i dipendenti e i magistrati pinerolesi sono costretti ad assistere. Proprio in queste ore non solo è in corso il trasloco ma (udite, udite!) pure una serie di misurazioni in vista degli allacciamenti per gli impianti (nuovi di zecca) di condizionamento degli uffici. Chi ne usufruirà, non è dato saperlo.«Sono lavori di completamento che rientrano negli 800mila euro spesi per il palazzo di giustizia», precisa il sindaco Eugenio Butitiero. Non è assurso? «Certo che loè, ma lo è ancora di più vedere il Tribunale ridotto così. Ieri sono salito e devo dire che spacca il cuore vedere una risorsa del genere ridotta così». «Eravamo la Svizzera e ora finiremo in un caos», commenta una dipendente con le lacrime agli occhi. Buttiero: «I mobili del Tribunale abbiamo deciso di tenerli noi come Comune: resta sempre un, pur esile, filo di speranza. I computer della Procura invece finiranno a Ivrea, dove non hanno nulla. Neppure i locali». Però hanno il Tribunale. Il nostro sopravviverà (come può) fino al 7 gennaio.
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Paola Molino