Gallerie di Porte chiuse: il video della protesta dei sindaci della valle e dei cittadini
Questa mattina, sabato 16 luglio, la protesta dei sindaci e dei cittadini per la prolungata chiusura delle gallerie di Porte, lungo la Sr 23 del Sestriere, ha provocato lunghe code tra Malanaggio e Porte per gli abitanti della valle e i turisti in salita verso i Comuni più a monte. «È anche per voi che lo facciamo» hanno spiegato i manifestanti agli automobilisti.
Nel video, le ragioni della protesta: i tempi dell'iter per progettare, affidare e realizzare i lavori di ripristino dei danni dovuti da infiltrazioni d'acqua, hanno spiegato i sindaci di Porte Simone Gay e di Villar Perosa Marco Ventre, non corrisponderebbero alle aspettative create dagli annunci del vice sindaco metropolitano Suppo, che aveva annunciato le prime riaperture entro agosto. Al momento, però, non è ancora stato assegnato l'appalto, rendendo quelle tempistiche irragionevoli: «Sono state alimentate aspettative nei cittadini - ha commentato Ventre, anche nella veste di presidente dell'Unione dei Comuni Valli Chisone e Germanasca - che non sono state rispettate. Sappiamo quali problematiche comportino gli appalti, sarebbe stato più serio dire che si sarebbero aperte le gallerie a fine anno».
Il vecchio Comitato per la sicurezza della Statale 23, quello delle "Tartarughe" di Porte che si battè per la realizzazione delle gallerie, ha rispolverato i cartelli delle antiche proteste e ne ha riproposto i motivi, aggiornati alla situazione attuale, con l'ex presidente Paolo Perro che ha parlato di sicurezza e inquinamento nel paese. Temi ripresi dal sindaco Simone Gay.
Preoccupazione anche per il turismo. Il sindaco di Prali, a nome dei colleghi dell'alta valle, ne spiega le ragioni.
Servizio e video di Luca Prot
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Paola Molino