Ecco il vento.
Le piante ballan in un canto; / la natura cade in pianto.
Ecco il nostro prato / pulito e… sconsolato.
Mi perdo con lo sguardo / su una collina tonda e arsa dal sole.
Mi perdo con i miei occhi nell'infinità / di un cielo azzurro, / senza macchie di nuvole alcune.
Mi perdo con la fantasia, sprofondato / in una distesa di ginestre sconfinate.
Mi perdo. Ritorno alla realtà, riemergo / ancora una volta in un luogo / senza tempo e senza età.
E mi perdo di nuovo a rimirar / quella che un tempo fu la culla della civiltà etrusca.
Mi perdo dentro di te, mia amata / meta estiva, fonte di allegria e spensieratezza.
Mi perdo dentro di te, o mia Toscana!
Un bel giorno nonno, svegliatosi, tirò su la tapparella, ma Grigetto non c'era. Riferì alla nonna che Grigetto alla mattina era assente. «Aspettiamo a pranzo» suggerì la nonna. Ma a pranzo nessun arrivo. A un certo punto arrivò Michi ma Grigetto no. I nonni iniziarono a cercare, ma di Grigetto nessuna traccia. Nonna temette che i vicini l'avessero ammazzato. No! non era così: Grigetto ritornò dopo 25 giorni, mentre spariva Michi. Ma dopo due giorni anche Michi ritornò a casa!
Pascaretto è un paese bello perché ora, quando ti svegli, vedi la brina che luccica. Quando esco nella bella stagione sento un odore di mandarino. Quando fa freddo, da noi fanno bella mostra di sé i candelotti di ghiaccio. Quando fa caldo vado in bici e sento l'odore del granoturco.
Nello "zoo incantato" la giraffa aveva procreato un piccolo, cui aveva posto il nome di "Niente". Una notte Niente vide nel cielo una cosa luccicante. Il coccodrillo le disse che era una lampadina. L'elefante le assicurò che era una frittella. La scimmia sentenziò che era una finestra aperta. Per l'ippopotamo quella cosa lucente era una stella. Niente, non convinta di tutte le risposte avute, chiese alla mamma giraffa: «Che cos'è quella cosa lucente lassù?». «"È la luna, tesoro» rispose la mamma. Così fu placata la curiosità per "Niente".
La neve cade come se fosse gocce di acqua.
Il suo cuore è come calore.
La neve bianca come se fosse acqua.
La neve è come un tappeto di caramello.
La neve si scioglie come un iceberg
e quando diventa acqua sembre che pianga.
Al Regio di Torino è stato rappresentato il celebre dramma "Madame Butterfly", tragedia composta nell'Ottocento ma altamente sintomatica di tante situazioni di oggi. L'argomento: un giovane americano sposa una geisha giapponese che abbandona poco dopo. L'abbandonata spera sempre in un suo ritorno, che sarà per lei fatale quando egli deciderà di asportarle il figlio da lei avuto. La cosa la induce a scomparire dalla scena di questo mondo.
Il mare è bellissimo / ma salatissimo.
Nel mare nuotano / i pesciolini che / son tutti belli e carini.
In fondo al mare / ci sono i coralli, / tutti belli e rallegranti.
Se a lungo vai, trovi / gli squali: questo lo sai!
Quindi al largo non andare / se non vuoi finire male.
Se al largo i delfini troverai / con loro giocare potrai.
Giù, più giù, nel fondo blu / potrai divertirti anche tu.
I miei nonni hanno i capelli grigi / ma sono sempre felici.
Mi fanno ridere quando bisticciano / e sono contenta quando si abbracciano.
Io voglio loro tanto bene / e loro ne vogliono a me.
Sono felice quando mi fanno i regalini / ma mi piacciono tanto anche i bacini.
Che belli i miei nonnini!
Sono solo un bambino / che vive in questo mondo / proprio come te.
Ho un colore della pelle diverso, / non ho pensiero diverso: / sono solo un bambino / come te.
Io gioco, rido, / ti guardo, ti sorrido, / sono felice di conoscerti: / chissà se è così / anche per te?
Dobbiamo conoscerci, / provare a capirci, / io e te.