La mia gattina si chama Pesca, ma io la chiamo Mimi. È nata nel maneggio che io frequento. Morta la mamma, è stata allattata assieme ai fratellini con un biberon piccolo come quello delle bambole. Ha ancora dentini da latte, due occhioni verdi, pelo folto color rosso volpe tigrato di nero e pancia bianca. Le piace stare davanti al camino acceso, sdraiata su una coperta morbida assieme all'amico gatto Macchia. Fa la lotta con lui, salta e si fa le unghie sulle sedie e sul divano. Qualche volta si arrampica sulle tende e sulle piante, in mezzo alle urla di mia mamma.
E anche quest'anno è arrivato l'atteso Festival della canzone italiana di Sanremo, il 61º per la precisione. A presentarlo un simpatico, e a volte un po' impacciato, cantante italiano, Gianni Morandi. Accompagnato da due fantastici comici, Luca e Paolo, ha lanciato anche lui il suo tormentone "Stiamo uniti", anche per ricordare che quest'anno si festeggia l'Unità d'Italia. Roberto Vecchioni si è aggiudicato la vittoria, seguito dai Modà con Emma e Albano. Fortunatamente quest'anno non ci sono stati i fischi del pubblico come negli anni passati.
Noi stiamo distruggendo l'ambiente. L'inquinamento fa morire molte specie di animali e di piante. L'acqua è inquinata da scarichi velenosi, pesticidi, concimi chimici, discariche abusive. L'atmosfera, satura di scarichi di fumi delle fabbriche e dei veicoli, causa un effetto serra che cambia le temperature, crea piogge torrenziali, con conseguenti malattie per piante, animali e persone. Secondo me, per migliorare l'ambiente basterebbe la sensibilità di tutti, facendo attenzione a ciò che si butta, perché l'acqua inquinata fa male a tutti.
Ho ricordato quel giorno sconveniente.
Niente di niente / fermò la vostra speranza di vivere / e sopravvivere.
In quel posto terribile / vi mettevano in gruppi e file.
Da morti o da vivi siete persone speciali: / forse, un giorno, metterete le ali.
Che siano dannati i nazisti: / loro non saranno mai tristi, / ma io sì, e vi dico di non perdere la speranza / lì, chiusi nella vostra stanza.
Sono un bimbo felice / perché ho sette camicie, / perché ho una mamma brava / che tutti i miei vestiti lava; / e ho una papà molto forte / che aggiusta tutte le porte.
Sono un bimbo felice / perché mia sorella fa la scrittrice / e in questo giorni di festa / nulla e nessuno contesta.
Fino in Australia è andata / e per mia tranquillità / non è ancora tornata.
Abbiamo visto in televisione gli scontri in Egitto, durante i quali è rimasto coinvolto anche il Museo egizio. Ci sono stati gravi danni ai sarcofaghi e alle statue. L'opinione mondiale è stata gravemente allertata. La colpa principale è stata attribuita agli organi di Pubblica sicurezza, accusati di non aver tentato di fermare i soprusi. Va sottolineato che essi sono stati attuati da gruppi di egiziani che si sono dimostrati insensibili per un importante sito culturale. Ma perché proprio il Museo egizio? Che cosa c'entra la politica con un patrimonio culturale di valenza mondiale?
È capitato e io l'ho sognato! Un velivolo dell'Air Italia 747 compie un atterraggio di emergenza perché un motore prende fuoco per colpa di un uccello. Abbassato il carrello i passeggeri sono invitati ad allacciare le cinture di sicurezza per prepararsi all'impatto col suolo. Toccata terra, l'aereo esce dalla pista. Ci sono 800 passeggeri, tra i quali 48 escono feriti mentre i pompieri spengono il fuoco appena in tempo per salvare il contenitore di carburante. Pericolo scampato e… sogno assicurato!
Sappiamo che l'ambiente è molto inquinato. Oltre l'inquinamento atmosferico c'è anche quello marino prodotto a causa di falde di petrolio che causano le "macchie nere". Molti animali sono in via di estinzione. C'è anche l'inquinamento stradale e quello urbano che ci regala smog, gas di scarico, fumo delle ciminiere. I gas immessi da noi nell'atmosfera rendono impossibile il passaggio dei raggi solari (è il famoso "effetto serra"). In ogni luogo occorrerebbe fosse scritto così: "Gli animali rispettano l'ambiente: rispettalo anche tu!".
È capitato e io l'ho sognato! Un velivolo dell'Air Italia 747 compie un atterraggio di emergenza perché un motore prende fuoco per colpa di un uccello. Abbassato il carrello i passeggeri sono invitati ad allacciare le cinture di sicurezza per prepararsi all'impatto col suolo. Toccata terra, l'aereo esce dalla pista. Ci sono 800 passeggeri, tra i quali 48 escono feriti mentre i pompieri spengono il fuoco appena in tempo per salvare il contenitore di carburante. Pericolo scampato e… sogno assicurato!
In un acquario vivevano 18 bolle di sapone. Una di esse lamentava: «Perché dobbiamo vivere in un acquario per pesci?». Questa bolla si chiamava Bollicina. Sorrideva sempre ma era anche un po' dispettosa. Un giorno il proprietario dovette pulire l'acquario e quindi mise le bolle nei sacchetti di plastica. Bollicina, dispettosa, spinse il sacchetto dalla finestra e si ruppe nel prato. Anche Bollicina volò via e si addormentò su una foglia. Arrivò il bruco nero e peloso chiamato Mangiabolle che catturò Bollicina e la portò via.