Una giovane donna è stata arrestata e il suo complice minorenne è stato denunciato dai Carabinieri di Piossasco, dopo un furto di preziosi in casa di una donna anziana. È stata la vittima stessa a chiamare il 112, quando si è accorta che quei due ragazzi, entrati con la scusa di prendere carta straccia, le avevano fatto sparire collane e braccialetti.

«Innanzi tutto occorre consentire alla proprietà di demolire l'essitente per eliminare tutte le situazioni di pericolo più volte segnalate dalle Forze dell'ordine». Parola del presidente della Commissione urbanistica Pino Berti, che interviene sull'annoso problema dell'edificazione nell'area Türck. Secondo il presidente, capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale, in maggioranza con Pd e Federazione della sinistra, è necessario abbattere anche la struttura più vecchia a ridosso di corso Piave, ovvero il corpo del vecchio opificio; da salvare rimarrebbe solo la parte delle chiuse.

Per chi ha sepolto il proprio arto amputato nel cimitero di Pinerolo (dove esiste un'area dedicata a questo particolare tipo di inumazioni) e magari ha anche portato un fiore, i ritrovamenti di stamattina comporteranno certamente un dolore, che rispettiamo. La vicenda, però, ha dell'incredibile e ancora non è stata chiarita. Prima un braccio, abbandonato in mezzo al vialetto. Poi una gamba, ritrovata poco più avanti ma solo un paio d'ore dopo. Eppure prima non c'era, o quantomeno non era stata vista.Continua a leggere

Non sono ancora conclusi gli accertamenti da parte dei Carabinieri, sull'incidente stradale della scorsa settimana, in zona Serena. Di fatto, quello che è rimasto uno spettacolare ribaltamento, poteva avere conseguenze gravissime: non solo per chi era su quella Jeep Cherokee, ma anche per i bimbi e i genitori che di solito affollano il parco giochi tra via Giovanni XXIII e via Podogora.

Si deve fare in fretta. Si vuole fare in fretta. L'Azienda sanitaria To3 si è immediatamente messa in moto per rimettere in sesto in tempi brevi il reparto Nefrologia-Dialisi dell'ospedale "Agnelli", andato distrutto nell'incendio dello scorso 30 giugno probabilmente scaturito da un rene artificiale. Già tanti i disagi dei pazienti in situazioni logistiche ottimali, figuriamoci essere costretti ad eseguire lunghi trasferimenti per la necessaria dialisi. (approfondimenti nell'edizione in edicola)