Pinerolo: il mistero degli arti nel cimitero
Per chi ha sepolto il proprio arto amputato nel cimitero di Pinerolo (dove esiste un'area dedicata a questo particolare tipo di inumazioni) e magari ha anche portato un fiore, i ritrovamenti di stamattina comporteranno certamente un dolore, che rispettiamo. La vicenda, però, ha dell'incredibile e ancora non è stata chiarita. Prima un braccio, abbandonato in mezzo al vialetto. Poi una gamba, ritrovata poco più avanti ma solo un paio d'ore dopo. Eppure prima non c'era, o quantomeno non era stata vista.
Il primo ritrovamento è avvenuto attorno alle 9,20. In quel caso il necroforo ha nuovamente inumato l'arto nel punto in cui era stato evidentemente dissotterrato. La terra era smossa. Si potrebbe pensare al lavoro di un animale, forse di una volpe. Ma non ci sono al momento certezze e fare chiarezza sarà compito della Polizia municipale di Pinerolo.
In realtà il commissario Doris Rosato viene avvertita solo due ore dopo. Quando una donna, in visita al camposanto, vede la gamba (nella foto abbiamo preferito sfumarla) e chiede aiuto. Se la prima vicenda, ricostruita a ritroso, pare relativamente chiara (mancherà il "colpevole", ma quantomeno esisterebbero la documentazione ospedaliera e un punto riconoscibile dove il braccio è stato ricollocato) il secondo caso rimane un piccolo mistero.
Il magistrato di turno è stato avvertito e la gamba viene conservata in un luogo idoneo, in attesa di ulteriori accertamenti. Che dovrebbero condurre a capire, intanto, da dove sia stata estratta e perché non sia stata vista in occasione del primo ritrovamento.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino