I sindacati e l'Associazione nazionale partigiani non ci stanno: «L’evento “Una rosa per Norma” è promosso in tutta Italia da CasaPound, Comitato 10 febbraio e altre realtà che non fanno mistero della loro vicinanza al modello politico fascista». Così, in una lettera aperta all'Amministrazione comunale di Luserna S. Giovanni, CGIL, CISL, UIL e ANPI hanno contestato l'organizzazione, questa sera, di un incontro che ricorda gli 80 anni dall'uccisione di Norma Cosetto, studentessa italiana dell'Istria uccisa il 4 o 5 ottobre 1943 ad Antignana (in Croazia), da parte dei partigiani Croati.
L'incontro s'intitola "Un fiore che non appassisce. 80 anni dal martirio di Norma Cossetto" ed è organizzato dal "Comitato 10 febbraio", un'associazione che prende il nome dal Giorno del Ricordo dei martiri delle Foibe (istituita nel 2004 e celebrata proprio il 10 febbraio) e che ha come scopo dichiarato quello di diffondere la conoscenza storica dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
L'evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di Luserna e sarà introdotto dall'assessore alla Cultura, Elena Marcellino. Dopo l'assessore parleranno il capogruppo consiliare della Lega di Pinerolo Fioravanti Mongiello; Gianni Luigi Gamba, rappresentante del "Comitato 10 febbraio" e candidato di Casa Pound alle elezioni parlamentari 2018; e l'avvocato Luigi Vatta, figlio di un esule istriano, autore del libro "Fiume. La saga dei legionari di Gabriele D'Annunzio" (Graphot editrice 2009) e difensore, nel 2019, del leader dell'associazione di estrema destra Legio Subalpina, nella cui abitazione era stato rinvenuto materiale materiale con simbologia fascista e nazista e munizioni da guerra.
Nella loro lettera aperta le tre sigle denunciano come «inopportuna e sbagliata la scelta di patrocinio operata dal Comune», e ne chiedono il ritiro. «Pensiamo debba far riflettere che nessuno della Vostra Giunta si sia posto il problema che un’iniziativa condotta da chi più volte ha dichiarato di ritenere il 25 aprile una “festa di regime”, non possa essere in linea con i valori della Costituzione». «Se si vuole davvero "sensibilizzare verso l’importanza della memoria di avvenimenti storici accaduti” lo si potrebbe fare promuovendo conferenze storiche volte ad un sano confronto democratico e non lasciare che il ricordo di eventi tanto complessi e dolorosi venga strumentalizzato da chi si dichiara erede del regime che quei fatti, con la scelta di promuovere il conflitto mondiale, li ha generati. Non neghiamo che si tratti di fatti “storici accaduti” anzi auspichiamo che si promuova un serio confronto volto ad uscire dall’oblio partendo da quanto previsto dalla legge 92/2004 rispetto alla complessa vicenda del confine orientale».
Il sindaco di Luserna, Duilio Canale, risponde che non ritirerà il patrocinio. «Siamo una lista civica - spiega - e in quanto tale abbiamo sempre dato ascolto a tutta la popolazione. Mi sembra che questa situazione venga strumentalizzata da entrambe le parti. Pochi mesi fa la stessa serata si è tenuta a Pinerolo, non ricordo tante obiezioni». Va precisato che a Pinerolo l'evento non aveva ricevuto il patrocinio del Comune. «Parliamo della commemorazione di una ragazza violentata e uccisa per fatti bellici. Era fascista, ma non vogliamo scendere nei particolari politici; ricordiamo anche che è stata insignita della Medaglia d'oro al merito civile dal Presidente della Repubblica. Noi siamo contro la violenza, soprattutto quella sulle donne, e senza dare giudizi».
«Non vogliamo farne una questione politica - continua Canale -: l'uso della sala in cui si svolgerà la manifestazione lo concediamo senza fare distinzioni a ogni organizzazione politica. Non abbiamo mai messo una bandiera davanti a quello che siamo. Un anno fa abbiamo rifiutato l'autorizzazione al "Comitato" a intitolare una panchina a Norma Cossetto, proprio perché come lista civica non volevamo compiere un atto politico. Lo ripeto: la nostra non è una scelta politica: siamo amministratori di tutti i cittadini, comunque la pensino».
Mattia Bianco