Scalenghe: nuovo sciopero davanti alla Raspini
Martedì 16 una quindicina di lavoratori ha incrociato le braccia per gran parte della giornata davanti allo stabilimento Raspini di Scalenghe. Si tratta di dipendenti della Professional Solutions, società del gruppo Adecco a cui Raspini appalta una parte della lavorazione. Scioperano «contro il licenziamento illegittimo - spiegano - di un lavoratore, iscritto storico del Cobas».
Secondo il sindacato di base Si Cobas, che appoggia i lavoratori, il licenziamento farebbe parte di una «continua attività antisindacale dall'agenzia interinale Adecco e di Raspini, da quando un anno e mezzo fa gli operai in appalto sono riusciti ad eliminare supersfruttamento, lavoro grigio e salari da fame con l'organizzazione e la lotta».
I lavoratori chiedono inoltre l’assunzione diretta da parte di Raspini, «per superare la precarietà del sistema degli appalti». Secondo il sindacato questa situazione negli ultimi anni è stata «causa di gravi problemi per i lavoratori, come riconosciuto anche dall’Ispettorato del lavoro di Torino».
Le ultime proteste significative davanti ai cancelli dell’azienda risalivano al mese di febbraio, contro il demansionamento di quattro lavoratori e con la richiesta di assunzione diretta. A novembre 2021 invece era toccato ai lavoratori del reparto Spedizioni, in forza alla cooperativa Plus Service, chiedevano l’allontanamento di un responsabile e il miglioramento del contratto. Dopo alcuni giorni di proteste, Raspini aveva revocato l’appalto alla cooperativa e tutti i lavoratori che impiegava erano stati assunti da Adecco (con un contratto migliorativo) per continuare a svolgere le stesse mansioni.
Foto Bussolino
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Paola Molino