Pinerolo: don Bianciottto e i conti sequestrati
C'è chi lo difende a spada tratta, c'è chi altrettanto strenuamente lo attacca. Don Paolo Bianciotto, classe '43, parroco di Madonna di Fatima di Pinerolo è finito in un'inchiesta giudiziaria di cui ha parlato mezza Italia. Una vicenda tanto ingarbugliata quanto triste, che racconta di un sacerdote che si sarebbe macchiato di "circonvenzione di incapace" (ai danni di due parrocchiane sole e fragili) e di appropriazione indebita per una cifra totale di circa 500 mila euro, sottraendo anche soldi alla sua parrocchia e all'associazione Nuova scuola mauriziana (questi di fatto interamente restituiti, seppur in parte a indagine avviata). Accuse per ora ipotetiche che dovranno passare al vaglio dei giudici.
Lui, don Paolo, dice: «Ho fatto solo del bene, ma fare il bene è difficile. Ho chiesto solo prestiti per aiutare i più bisognosi». L'articolata inchiesta della Guardia di Finanza di Pinerolo, con mesi di intercettazioni, analisi dei tabulati, appostamenti e faldoni di carte sequestrate, racconta invece altro. Partita in periodo Covid e coordinata dal pm Francesco Pelosi della Procura di Torino, l'indagine, ad oggi in attesa del 415bis che ne segna la conclusione, si è già tradotta in un doppio decreto di sequestro: il primo notificato a giugno 2021 e il secondo eseguito il 27 dicembre con ordinanza del Gip.
«Le presunte circonvenzioni ai danni di due parrocchiane, che peraltro negano la circostanza, sotto il profilo del quantum sono le contestazioni meno rilevanti - avverte il difensore, avv. Simone Chiappori -. In termine di somme di denaro, il grosso delle accuse sono riconducibili alle presunte appropriazioni indebite ai danni dell'Ass. Nuova scuola Mauriziana (circa 100mila euro, come detto, già restituiti, ndr) e della parrocchia (300mila, ndr), che cercheremo di ricostruire/giustificare sotto il profilo contabile».
Quanto al denaro sequestrato, la cifra totale si aggira sui 180mila euro: la parte più consistente (poco più di 140mila) sarebbe quella depositata sui conti delle presunte parti lese, il resto riguarderebbe il conto personale del sacerdote e solo una minima parte, tra 6 e 7mila euro, il conto parrocchiale. Da domenica scorsa, il vescovo don Derio Olivero, ha nominato don Alfredo Chiara come amministratore pro tempore di Madonna di Fatima, dove don Paolo continua però a vivere.
Alti dettagli su L'Eco da ieri in edicola, disponibile anche in versione digitale. In foto, don Bianciotto nella sagrestia della chiesa.
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Paola Molino