Pinerolo: al Colletto torna la benedizione degli animali e non solo

Pinerolo: al Colletto torna la benedizione degli animali e non solo
Sabato 14 Gennaio 2023 - 09:54

Dopo tre anni di chiusura forzata alla chiesa del Colletto tornano le celebrazioni dell'antica festa di Sant'Antonio Abate. Una festa cara agli agricoltori e agli amanti degli animali, in questa occasione infatti si provvede alla benedizione degli animali domestici.
L'appuntamento al Colletto è fissato per domani, 15 (ad Abbadia invece l'appuntamento è per il 22), alle 10,30, quando verrà celebrata la messa, a cui seguirà la benedizione degli animali e la distribuzione dei caritun (ancora in forse).
«Si tratta di un appuntamento speciale- spiega il rettore della chiesa del Colletto, don Renzo Rivoiro - innanzitutto perché segna il ritorno alla normale attività, dopo la lunga pausa forzata dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia e in seconda battuta ai lavori di restauro della chiesa».
Ma l'appuntamento riserva un'importante sorpresa a chi vorrà intervenire. Sarà l'occasione per ascoltare "la prima" del nuovo organo, il celebre "Tamburini" installato all'interno della splendida chiesa, già nota per i suoi affreschi e statue tardomedievali e rinascimentali.
«Si è trattato di un lavoro lungo e minuzioso- spiega don Rivoiro - a cui hanno partecipato esponenti del Politecnico e i migliori tecnici del settore, ma occorre dire che il risultato è stato all'altezza delle attese, se non superiore».
«Non si è trattato solo di restaurare un prezioso strumento acquisito dalla rettoria e di metterlo a disposizione della Comunità, dopo essere stato a lungo in una casa privata - sottolinea - ma lo sforzo ha riguardato la sistemazione dell'intera chiesa».
Mentre don Rivoiro ci parlava, tecnici specializzati provvedevano alla ultima messa a punto del prezioso organo (un lavoro che sarà al centro di un docufilm). Tutto sarà pronto per domenica, quando le prime note risuoneranno in onore di Sant'Antonio, in attesa della vera e propria inaugurazione che si terrà in primavera.

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Paola Molino