25 aprile "sobrio": Villafranca subito si allinea e cancella corteo e banda. Le reazioni di Anpi e Minoranza

25 aprile "sobrio": Villafranca subito si allinea e cancella corteo e banda. Le reazioni di Anpi e Minoranza
Giovedì 24 Aprile 2025 - 15:02

Niente corteo cittadino, niente accompagnamento musicale della Banda di S. Cecilia (qui in una foto di repertorio) com'era previsto a Villafranca per celebrare l'80° anniversario della Liberazione. E questo, ha precisato una nota diramata dall'Amministrazione del sindaco Agostino Bottano martedì mattina, in ossequio al comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, nel proclamare il lutto nazionale per la scomparsa del Santo Padre, ha invitato "alla sobrietà nelle manifestazioni pubbliche, incluse quelle del 25 aprile". Nella comunicazione ufficiale, il primo cittadino villafranchese (convinto meloniano) ha comunque assicurato che queste manifestazioni sono "comunque confermate", ma "in forma sobria e rispettosa del lutto nazionale". Come se corteo e banda non garantissero queste precondizioni, peraltro sempre rispettate in ogni festa della Liberazione. 

Una raccomandazione alla "sobrietà" rivolta dal ministro per la protezione civile Nello Musumeci che ha innescato in tutta Italia un'aspra polemica politica, dentro e fuori il Parlamento.

Da quanto ci risulta, nel Pinerolese solo Villafranca e il suo sindaco hanno preso una decisione di questo tipo, precisando pure che "gli omaggi floreali ai cippi dei caduti ed alle lapidi presso il Palazzo Municipale, saranno deposti in forma privata".

 

Paolo Allemano, presidente Anpi Provinciale

«Confermo che si tratta di un unicum - commenta al dott. Paolo Allemano, ex sindaco di Saluzzo e presidente provinciale Anpi Cuneo (a cui anche Villafranca fa riferimento) -. Altrove ci si è confrontati e si è arrivati ad una mediazione più che ragionevole: questa sera a Cuneo la banda ci sarà con un decoroso accompagnamento e a Saluzzo la decisione è stata quella di organizzare presidi musicali ad inizio e fine corteo. Una scelta condivisa, in cui l'Anpi è stata coinvolta epartecipe». Poi la riflessione di Allemano si allarga: «Qui si celebra il bene pubblico più importante: la libertà e la democrazia nate dalla guerra di Liberazione. Si commemora chi è morto per questo e per garantire la speranza a tutti noi. Come fanno le bande cittadine ad essere tenute fuori da una celebrazione come questa? Richiamano e sono espressione della comunità e dei sentimenti popolari: non sono solo svago. Lasciarle fuori non ha senso». E infine la chiosa: «Questo appello del Governo sta un po' tra l'ovvietà e la provocazione».

La minoranza consiliare "Villafranca ascolta"

Questo il commento di Paolo Groppo, capogruppo di Minoranza: «Non siamo stati consultati dal sindaco Bottano altrimenti gli avremmo fatto presente il nostro pensiero e cioè che per noi la Festa della Liberazione non è una ricorrenza come le altre: rappresenta le fondamenta della nostra democrazia, il giorno in cui l’Italia ha ritrovato la dignità e la libertà dopo l’occupazione nazifascista. Celebrarla “sobriamente” significa svilire il senso profondo di una memoria collettiva che ha permesso al nostro Paese di rinascere dalle macerie della guerra e della dittatura. Condividiamo la scelta di proclamare il lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, figura di riferimento morale e spirituale per il mondo intero, ma riteniamo che il ricordo del Pontefice non sia in contraddizione con la necessità di onorare con forza e partecipazione il 25 aprile. Anzi, proprio il suo messaggio di pace, giustizia e solidarietà rende ancora più attuale il significato della Liberazione».

Lucia Sorbino
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