Processo "forconi": cinque condanne e 40 assoluzioni
Poco meno di mezz'ora di camera di consiglio e poi la sentenza con cui il giudice Angelo Barbieri della Prima sezione penale del Tribnale di Torino oggi ha chiuso il processo (iniziato il 29 maggio 2019) a carico dei cosiddetti "forconi": quelli che, dal 9 all'11 dicembre dell'ormai lontanissimo 2013, per alcuni giorni bloccarono le strade del Pinerolese con mezzi di vario genere, auto, draghe, camion. Una clamorosa protesta contro il Fisco troppo esoso, messa in atto in "nome del popolo sovrano". Tra 15 giorni avremo le motivazioni, per ora c'è il dispositivo: 45 imputati, tutti assolti dal reato di violenza privata, mentre per la seconda contestazione, interruzione di pubblico servizio, le condanne sono state cinque: Elmo Bianciotto e Claudio Sarzotti (sei mesi), Raffaele Onorato (3 mesi), Luigi Marano e Paolo Felizia (2 mesi). A tutti il giudice ha concesso le attenuanti generiche prevalenti sulle contestate aggravanti. Il pm Ciro Santoriello aveva invece chiesto 10 condanne (con pene dai 3 anni ai 16 mesi) e 35 assoluzioni.
«Una sentenza gravemente ingiusta - commenta l'avv. Cristina Botto che ha difeso Sarzotti - a carico di nessuno degli imputati sono emersi elementi che ne provassero responsabilità penali. Quindi, o tutti condannati, o tutti assolti. Faremo appello». Un appello che di fatto non arriverà mai a discussione, visto che settembre la prescrizione metterà una pietra tombale sull'intera vicenda (di cui parleremo più diffusamente sul prossimo numero del nostro giornale).
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Paola Molino