Processo Rigoli: arriva la condanna finale
È arrivata oggi, giovedì 20, la sentenza della Corte d’assise di Torino, presieduta dal giudice Modestino Villani e a latere Lucilla Raffaelli, che ha chiuso il processo Rigoli: Tony Duretovic è stato condannato a 25 anni e 6 mesi di reclusione, il padre Kuzman Duretovic e Sladjana Mitrovic entrambi a 5 anni e 6 mesi, più diverse decine di migliaia di euro di risarcimento.
Il pubblico ministero Francesca Traverso nella requisitoria dello scorso 28 maggio aveva chiesto che i tre slavi accusati di aver ucciso il pensionato 64enne Maurizio Rigoli nell’aprile del 2014 ricevessero delle condanne pesanti: 30 anni di carcere per Kuzman Duretovic e per il figlio Tony e 22 anni di reclusione per Sladjana Mitrovic.
Per ricostruire brevemente gli ultimi atti finali di quello che rischiava di diventare un delitto dimenticato: alle 13.18 il telefono di Rigoli si spense per sempre e nella sera tutte le utenze telefoniche riferibili ai Duretovic smisero di funzionare. Nella notte tra l’1 e il 2 aprile nel centro di Bibiana i Carabinieri erano stati avvertiti da un testimone che aveva visto trasbordare un grosso involucro da una Punto ad un’Alfa 147. Quest’ultima auto venne fermata poche ore dopo da i Carabinieri di Torre Pellice e a bordo vi erano tutti e tre gli accusati. Successivamente la Punto venne ritrovata bruciata al campo nomadi di Torino, sulla 147 invece non venne rilevata alcuna traccia ematica umana o animale.
Nulla è valsa l’ultima arringa finale del difensore della famiglia Duretovic, l’avvocato Basilio Foti, che ha cercato fino alla fine di sottolineare come le accuse fossero infondate e mosse solo da suggestioni e congetture non provate, chiedendo l’assoluzione completa.
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Paola Molino