Pinerolo: Carabinieri, rinviato ad ottobre il processo d'Appello per l'ex comandante del Nucleo operativo
E' stato rinviato a martedì 4 ottobre il processo d'Appello a carico del maresciallo Francesco Primerano, ex comandante del Nucleo operativo dei Carabinieri di Pinerolo. In primo grado, esattamente un anno fa (15 giugno 2021), era stato condannato a 7 anni e 4 mesi per corruzione. Questa mattina, i giudici della Quarta sezione penale hanno disposto lo slittamento dell'udienza per gli eccessivi carichi di lavoro della corte: presente solo la parte civile, mentre i due imputati (oltre al luogotenente anche la vigonese Caterina Odetto) non erano in aula.
La vicenda che ha portato in giudizio il noto maresciallo pinerolese, emerse con tutta evidenza nel giugno 2017. Detto in estrema sintesi, secondo gli inquirenti (coordinati dalla pm Elisa Pazé), Primerano avrebbe aiutato per anni l'amica, e poi coimputata, Caterina Odetto per consentirle di ottenere la consistente eredità dello zio. Un sostegno "capillare", che lei, nella primavera 2017 ricompensò con due assegni, consegnati direttamente in Caserma a Pinerolo, per un totale di 25 mila euro.
L'ex comandante del Norm, hanno sostenuto i giudici di primo grado, avrebbe quindi commesso "ripetuti atti contrari ai doveri d'ufficio", venendo meno al "dovere di imparzialità e di rispetto della legge", indispensabili tanto più in uomo delle istituzioni come lui, facendo pesare ruolo e funzione a favore di una delle parti in causa e addirittura utilizzando i suoi uomini (tutti sempre estranei all'inchiesta) come una sorta di «polizia privata» (questi i termini usati dalla Pazé nella sua requisitoria dello scorso anno). Comportamenti che, hanno scritto i giudici nelle motivazioni della sentenza depositate a settembre, cagionarono «all’intera Arma dei Carabinieri un danno d’immagine gravissimo».
Il 4 ottobre il procedimento arriverà a sentenza: vedremo se i giudici d'Appello confermeranno o meno le decisioni dei colleghi di primo grado. A sostenere l'accusa, il sostituto procuratore generale Nicoletta Quaglino.
Su L'Eco in edicola da questa mattina, ampio servizio con tutti i dettagli di una vicenda che ha provocato, dentro e fuori la Compagnia dei Carabinieri di Pinerolo, un grande clamore.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino