Caso Jahier: sequestrato e sgomberato l'alloggio di Corso Torino a Pinerolo
Nel primo pomeriggio di oggi la Finanza è tornata (e non è la prima volta) a casa di Paolo Jahier, ben noto commerciante di auto di lusso. «È stato effettuato lo sgombero derivante da un sequestro cautelativo che rientra nelle misure di prevenzione proposte a metà dello scorso anno dalla Procura di Torino»: l'avvocato Sandro Adorno conferma così la "visita" dei Finanzieri a casa del suo assistito, che ha dunque dovuto lasciare l'appartamento di Corso Torino 84 a Pinerolo. Quello che fino ad un paio d'anni fa ospitava lo Studio del rag. Beniamino Costantino e che poi, a seguito dei guai giudiziari del discusso tributarista, fu messo all'asta ed acquistato dalla Granata Trade, società con sede a Praga, nel cui consiglio di amministrazione c'era pure Ermanno Jahier, padre di Paolo. «Il rilascio dell'alloggio (cui ora la GdF di Orbassano ha apposto i sigilli, ndr) era concordato per oggi e si è svolto in modo molto collaborativo», assicura il difensore.
L'eclettico imprenditore non è nuovo alle aule di giustizia. L'ultima vicenda che lo vede coinvolto risale al 14 novembre 2018, quando fu condannato per bancarotta fraudolenta a 3 anni e 4 mesi (sentenza cui è già stato proposto appello dagli avv. Adorno e Wilmer Perga) in relazione a due società (entrambe con sede legale a S. Secondo) di cui era socio unico: la Er.Luc, fallita il 12 gennaio 2017, e la Gold Car srl. La novità è che anche quest'ultima è recentemente stata dichiarata fallita, questa volta su richiesta del pm Ciro Santoriello che ha coordinato un'ampia indagine della Guardia di Finanza che avrebbe fatto emergere debiti erariali per circa 2 milioni di euro. Come si può leggere dalla visura, la Gold Car era attualmente intestata al padre Ermanno. La data di liquidazione è il 7 febbraio scorso: curatore fallimentare, la dott. Ilenia Mazzeo di Orbassano.
Per Jahier però i guai non sono finiti: anzi, pare che la matassa si intrichi sempre più. La scorsa estate il procuratore aggiunto Cesare Parodi ha aperto un nuovo fascicolo con l'ipotesi di riciclaggio e mercoledì 7 ha già interrogato il pinerolese, fresco di rientro da Cuba. In quel quadro il pm aveva pure proposto le misure di prevenzione, ritenendo Jahier "socialmente pericoloso". «È tutto da discutere - ribatte Adorno - se ne parlerà nell'udienza del 17 aprile». In quella sede i giudici valuteranno le richieste della Procura. Vedremo se daranno seguito alla misura, sia sotto il profilo personale che patrimoniale (con conseguenti confische).
Nella foto, i Finanzieri mentre escono dal portone di Corso Torino 84.
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Paola Molino