È stata inaugurata questa mattina nel complesso monumentale della Reggia sabauda di Venaria la Via Crucis di Luigi Stoisa nella cappella di S. Uberto. Sono presenti all'evento l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, mons. Timothy Verdon, l'artista e il direttore de La Venaria reale, Mario Turetta.
Le quattordici stazioni, modellate dallo scultore di Giaveno usando catrame su ceramica ed argilla cotta, sono datate 2013 e riprendono un tema già altre volte da lui affontato. Esposte nella sacrestia della cappella di S. Uberto, misurano cm 40 di altezza e 30 di base.
In occasione dell'inaugurazione sono inoltre esposti, in teche illuminate, i progetti preparatori a grafite su carta e tre grandi sinopie (cm 300 x 150) che raffigurano la Crocifissione, la Resurrezione e il Battesimo o, in alternativa, la Natività di Gesù.
L'iconografia del racconto figurativo della Passione è quella tradizionale, sia pure reinterpretata dalla personalissima visione dello scultore della Val Sangone. Con una particolarità: la presenza di una minuscola lucertola che appare nella prima caduta di Gesù e che poi ritorna sempre, seguendolo nel suo cammino di dolore.
La cappella di S. Uberto (in piazza della Repubblica 4 a Venaria Reale) è stata restaurata dal pinerolese Annibale Cappa nel 2003 con due anni ininterrotti di lavoro.
La Via Crucis e la mostra sono visitabili durante l'orario di apertura della Reggia: da martedì a venerdì 9-17; sabato, domenica e festivi 9-18,30. Lunedì chiuso. Info: www.lavenaria.it.
Nella foto da sinistra Mario Turetta, direttore de La Venaria reale, ''artista Luigi Stoisa e mons. Verdon.