NONE – Fumata nera alla Streglio di None, storica fabbrica del cioccolato di via Sestriere 116. Durante l'incontro che si è svolto questa mattina i vertici dell'azienda hanno comunicato a sindacati e lavoratori l'intenzione di presentare istanza di fallimento e depositare i libri in Tribunale.
Per il prestigioso marchio nonese è nuovamente arrivato il baratro di una storia costellata già da troppe disavventure. «Abbiamo deciso questo percorso per il bene dell'azienda - dice Franco Ghirardini, imprenditore bresciano che aveva comprato Streglio lo scorso ottobre - Quando il capitale non è più confacente ai debiti, l'amministratore ha l'obbligo di portare i libri il tribunale. Sono molto dispiaciuto: ho la morte nel cuore per il territorio, per Streglio, per i nonesi. Era una situazione di estremo disagio». Debiti che ammontano a sette milioni e mezzo e 54 dipendenti che non vedono spiragli per il loro futuro.
Secondo Alberto Revel, sindacalista Cgil, la notizia era nell'aria da tempo: «L'obiettivo - spiega - potrebbe essere quello di rilevare un ramo dell'azienda, ripartendo così da zero, senza debiti ma soprattutto con meno spese e personale ridotto ai minimi termini».