"Io volevo i tacchi a spillo": inaugurazione della mostra alla Lilium di Perosa Argentina

"Io volevo i tacchi a spillo": inaugurazione della mostra alla Lilium di Perosa Argentina
Sabato 12 Aprile 2025 - 10:36

Sabato 12 alle 17 viene inaugurata la nuova mostra fotografica del progetto "Io volevo i tacchi a spillo" presso la galleria Lilium in via Roma 55. L’esposizione si presenta come una personale della fotografa freelance, nonché collaboratrice de L’Eco del Chisone, Elisa Villaverde, ed è dedicata al percorso di vita di Daria Collet, nata uomo, ma che si è sempre sentita nel corpo sbagliato ed oggi è diventata una donna a tutti gli effetti.

«Questa mostra è stata ideata come un racconto – spiega Villaverde –, costruito per condurre lo spettatore in un viaggio che svela la protagonista, Daria appunto, a poco a poco. Ho cercato di dare ritmo al percorso espositivo, creando pause, accelerazioni, ritorni emotivi: una vera e propria narrazione visiva».

L’introduzione è leggera, ma anche ricca di indizi: Daria non si vede ancora, ma si entra nel suo mondo attraverso i dettagli. Poi, a mano a mano che si procede nell’osservazione, le immagini svelano qualcosa di più intenso: si vedono una mano guantata che tiene una lametta, un rasoio, una cravatta e un orologio da uomo, tutti oggetti appartenenti al passato di Daria, ma ancora presenti nella sua vita.

La protagonista si mostra invece avvolta dai fiori, che rappresentano simbolicamente una sua passione, ma anche la bellezza che riesce a sbocciare nonostante tutto. E poi ancora: fotografie dell’infanzia di Daria, dei suoi ruoli professionali, di lei in abito da sposa, ad incarnare il momento di passaggio verso qualcosa di ignoto ma pieno di gioia. Nel complesso, quindi, il soggetto delle fotografie emerge tra fragilità e forza, celebrando la sua piena espressione di sé.

«Con queste immagini vorrei trasmettere un messaggio universale: ognuno di noi merita di essere visto, compreso e celebrato per ciò che è– commenta Villaverde –. La mia speranza è che questa mostra possa aiutare a combattere alcuni pregiudizi che ancora perdurano nei confronti delle persone transgender, rappresentando in modo più umano i loro sentimenti e il loro percorso, invitando alla riflessione e dando voce ad una tra le molte storie che raramente si sceglie di raccontare».

F.GA.
Foto: Villaverde
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Paola Molino