Il Comune di Massello ha perso il ricorso al Tar contro la Foresteria: andrà in Consiglio di Stato? Per ora tutto tace
Dovremo quantomeno attendere la prossima seduta consigliare (presumibilmente prima di Natale) per sapere se il Comune di Massello ricorrerà o meno al Consiglio di Stato per tentare di ribaltare una sentenza del Tar piemontese che gli ha dato nettamente torto in merito ad un presunto abuso edilizio contestato a Loredana Fancoli, legale rappresentante della Foresteria di Località Molino.
Solo un veloce passo indietro per comprendere la vicenda. La Foresteria, albergo e ristorante che ha già incassato numerosi riconoscimenti (ultimo l'inserimento di Slow Food nelle “Osterie d’Italia” edizione 2024, riconoscimento confermato anche per il 2025), è di proprietà comunale, da gennaio 2012 gestita da Fancoli. Tutto bene fino allo scorso anno, poi i rapporti col Comune si incrinano. E tra un sopralluogo e l'altro, a ottobre 2023 spunta una presunta irregolarità edilizia: una tettoia in legno di meno di due metri sotto cui oggi c’è la cuccia del cane (foto in basso). Il sindaco il 17 gennaio ne ordina la demolizione. La battagliera valtellinese risponde picche: «C’era prima che io arrivassi: loattestano le foto di google maps e pure gli atti del Comune. Non disfo certo qualcosa che non ho fatto io». Boetto non molla, nonostante il ricorso depositato al Tar da Loredana Fancoli (assistita dall'avv. Andrea Fantappiè): il 27 maggio parte un nuovo verbale e il 4 luglio una seconda ordinanza, con tanto di sanzione pecuniaria di 20mila euro (il massimo previsto), da pagare entro il mese.
Ora però la Seconda sezione del Tribunale amministrativo del Piemonte (presidente Gianluca Bellucci) si è pronunciata e, con sentenza pubblicata il 15 novembre, ha dato ragione all'imprenditrice. La tettoia c'era prima che lei arrivasse. Non lo dice solo Street view nel maggio 2011, ma lo stesso comune che alla firma del contratto di affitto ha dichiarato "l'immobile conforme alla normativa" se non poi a emettere, anni dopo, un'ordinanza di demolizione. Oggi i giudici hanno annullato le sanzioni e condannato il Comune a pagare le spese di causa a favore del ricorrente (Fancoli, appunto), liquidandole in 2000 euro.
Il sindaco Enrico Boetto si era limitato a dire: «Le sentenze del Tar non si commentano: o si accettano o si impugnano davanti al Consiglio di stato». Cosa farete? «Sarà una valutazione della giunta, previa consultazione dell’intera maggioranza, ma ad oggi non abbiamo ancora deciso».
C'era da aspettarsi che se ne parlasse nel Consiglio comunale che si è tenuto mercoledì 27 novembre. Invece nulla. Neppure una parola.
«Non ne abbiamo ancora parlato - conferma Graziella Tron, pacata e autorevole voce fuori dal coro della squadra di Maggioranza - personalmente io ero contraria alla presa di posizione contro la Foresteria e ad andare avanti in questo contenzioso». Poi una riflessione più ampia: «Il sindaco tende ad accentrare su di sè le decisioni: bisogna cercare di coinvolgere di più le persone e trovare un modo di comporre le questioni». Un bell'auspicio.
Daniela Strepparava, rimasta sola a rappresentare la minoranza così commenta: «Sono dispiaciuta e molto preoccupata per Massello e il suo futuro a breve: nell'ultimo consiglio comunale dovevamo approvare un DUP con dati e testi non aggiornati, cosa che denota una scarsa attenzione alla gestione dei documenti amministrativi ufficiali. Mi aspettavo le comunicazioni del sindaco riguardo le ultime sentenze del Tar e come si intendeva procedere, trattandosi di importi di un certo peso per le casse comunali: invece nulla, si continua con la non-informazione e la difficoltà nell'avere un confronto trasparente e costruttivo, indispensabile per il bene di tutti e per il futuro di Massello».
Articolo modificatoalle ore 9.10 del 2-12-24, con dichiarazione di Daniela Strepparava.
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Paola Molino