Vinovo: ritrovamento del pitone, parlano i protagonisti

Vinovo: ritrovamento del pitone, parlano i protagonisti
Mercoledì 14 Agosto 2024 - 18:45

È il sogno di tutti avere storie da raccontare, magari ai nipoti, ma nonno Michele di questa probabilmente ne avrebbe fatto a meno. È la storia di un ritrovamento in due tempi di un phyton bivittatus, un pitone albino, raccontato dai protagonisti senza nascondere l'insieme di emozioni vissute tutte in poche ore. È un fatto entrato nelle cronache ed avvenuto a fine luglio, il luogo dell'anomalo incontro è una casa a ridosso del concentrico, ultima abitazione di una via senza uscita che confina con campi di mais. Nonno Michele, impegnato con l'orto nella casa della figlia e genero, vede l'animale; non ci sono vicini, per lui sorpresa, poi il dileguarsi del pitone. Per Michele alle porte una notte che è facile immaginarsi complicata. 

IL GIORNO DOPO

 L'indomani figlia, genero e nipotine tornano a casa, il nonno arriva e senza trovare subito le parole giuste, racconta l'incontro ed essendo uomo cresciuto in campagna, è chiaro da subito che certo non si sarebbe impressionato da una biscia. Inizia il controllo degli spazi in fondo al cortile, appena fuori la recinzione e attorno alla casa, poi l'esame delle telecamere ma nessun segno nei filmati. Cominciano le domande, anche l'ansia soprattutto pensando alle più piccole 

PASSANO ORE E POI....

Nel pomeriggio Simona e Antonio continuano le perlustrazioni all'interno nel cortile e nelle immediate vicinanze e rannicchiato nel luogo indicato da Michele, ecco il pitone, raggomitolato, in pace con il mondo. Meno sereni i padroni di casa che quasi non credono ai propri occhi, telefonano immediatamente tenendo gli occhi sull'animale per vederne eventuali spostamenti.

LA TELEFONATA E PRIMO CONTROLLO

 Indirizzati al Centro Animali Non Convenzionati di Grugliasco, le domande della dottoressa in servizio sono per sincerarsi della veridicità' : "sicuri non sia una biscia? Un peluche buttato? Da segni di vita?".  Poi la referente in servizio arriva, si avvicinano al pitone, Antonio si presta a fornire aiuto per il recupero nonostante l'animale dia segni di disagio, disturbato dall'andazzo attorno a lui. Ben presto comprendono che la grandezza era stata sottovalutata, servono rinforzi, arrivano tecnici faunistici. 

IL RECUPERO

 Arrivati gli altri operatori ci si predispone per filmare il recupero, raccontano Antonio e Simona " è stata accesa al massimo l'aria condizionata del furgone affinché il fresco rallentasse il pitone, intanto l'animale oltre ad alzare la testa cominciava ad allungarsi e mostrarsi nelle sue importanti dimensioni. Ma gli operatori avevano chiaro in mente come agire, uno l'ha preso dalla testa lasciandolo comunque libero di muoverla, uno in centro per evitargli danni, uno in coda. Mosse rapide, non sappiamo immaginarci il viaggio". E ancora "vedere il pitone provare a divincolarsi con la testa e tirando fuori la lingua, era come essere in un sogno. Eppure stava accadendo, a casa nostra!" . Quindi sospiri di sollievo. 

CHIUSURA VICENDA

 Il proprietario del pitone di circa 3,5 metri e 16 chili, si è presentato il giorno dopo con documentazione in regola e gli è stato riconsegnato, quali le conseguenze per lui non è dato sapere ma il giovane serpente di due anni era sicuramente in buone condizioni. Simona ed Antonio l'apprendono dai giornali ed inizia il dopo: “telefonavano, ignari, amici e parenti...ci chiedevano hai saputo del serpente a Vinovo...avevamo perfino qualche reticenza a dirgli che era a casa nostra". Chiudono tra rimasugli di preoccupazione e ironia sull'accaduto : "non sappiamo come sia potuto succedere che sia finito a spasso, è comunque preoccupante perché un animale non solo non consueto, ma anche potenzialmente pericoloso. Di sicuro non è di nessuno dei nostri vicini, e certo tutti in zona ora terremo l'erba bassa!".  Da dove sarà arrivato? Se il proprietario vorrà raccontare la sua versione, noi siamo qua.

Claudio Tartaglino
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