Bricherasio: trote, vaironi e barbi salvati dalla secca del Pellice
Nei giorni scorsi i volontari dell'associazione Ataai (Tutela ambienti acquatici e ittiofauna) della Val Pellice ha eseguito il recupero dei pesci dal Pellice tra Bricherasio e Campiglione Fenile, nella zona del vecchio ponte ferroviario, dove ogni estate il livello dell'acqua scende così tanto da mettere a rischio la sopravvivenza della fauna fluviale. Gli esemplari "salvati" appartengono alle specie tipiche trota marmorata, vairone e barbo. I pesci vengono recuperati e portati qualche chilometri a monte, dove vengono rilasciati in acque più abbondanti.
Quest'anno grazie all'abbondanza di acqua il recupero è avvenuto due mesi più tardi rispetto al 2023. <<Tradizionalmente - spiega il segretario Marco Baltieri - il recupero avveniva a inizio luglio. Negli ultimi 4 o 5 anni la carenza di acqua ci aveva abituati a intervenire già a inizio giugno. Quest'anno invece l'abbondanza di piogge ci ha consentito di ritardare a inizio agosto>>.
Anche con l'abbondanza di piogge però il livello dell'acqua in estate scende così tanto da dover intervenire con i recuperi per non veder morire la totalità della fauna ittica. Ma c'è una speranza per il futuro. <<L'area - spiega Baltieri - si trova a valle del ponte di Bibiana interessata dai lavori. Il progetto prevede un deflusso minimo ben più abbondante di oggi. Se le cose andranno davvero così, una volta conclusi i lavori la portata d'acqua dovrebbe essere sufficiente durante tutta l'estate. ce lo auguriamo sinceramente>>.
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Paola Molino