Da Pinerolo a Torre Pellice, la scure del Governo sui finanziamenti dei progetti Pnrr
Molti importanti progetti del Pinerolese inclusi in alcune linee di finanziamento del Pnrr potrebbero essere esclusi all'ultimo momento dal pacchetto alla luce della revisione del Piano di ripresa e resilienza, concertata in ambito Ue dal Ministro Fitto. L'allarme lo ha lanciato il gruppo consiliare del Pd in Regione, ma non pensiate che sia solo una forzatura di tipo elettorale.
In particolare, a rischio sono i 6 miliardi di interventi per le linee di finaziamento riguardanti la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni, 3 miliardi e 300 milioni di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale; 1 miliardo e 287 milioni euro destinati alle misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrologico. Il Piemonte, secondo i consiglieri regionali Pd risulterebbe essere tra le Regioni più penalizzate, con oltre 2 miliardi e 100 milioni di euro di definanziamenti.
Nel Pinerolese sarebbero compresi 49 progetti: a Pinerolo, Rivalta, Orbassano, Villafranca, Torre Pellice, Pragelato e Cumiana, per un totale di oltre 57 milioni di euro. Tra questi interventi di grande impatto come sviluppo e potenziamento del polo culturale di Torre Pellice (Cinema Trento, viale Mazzini, viale XXV Aprile, Piazza Muston, Giardini di Piazza Muston)per un importo di 3.400.000 euro e a Pinerolo la rigenerazione e rifunzionalizzazione del complesso San Giuseppe-ex Casa del Fanciullo, potenziando l’offerta di housing sociale: 13.800.000 euro
Conferma il sindaco di Torre Pellice Marco Cogno: «I timori di rimanere con il cerino accesso in mano per i Comuni come il nostro che hanno già appaltato i lavori e firmato fidejussioni entro il termine del 27 luglio imposto dal road map del Pnrrr sono firtissimmi: se venisse confermato che i nostri progetti verrebbero finanziati con fondi statali come quello del Fondo sviluppo e coesione o altri, non saremmo per nulla tranquilli perchè si passerebbe da una situazione di certezza quale pensavamo fosse il Pnrr a una di completa incertezza, i bilanci dei nostri comuni rischiano di saltare che siano di centrosinistra che di centrodestra».
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Paola Molino