Uccise il padre per difendere la mamma: per Alex è iniziato il processo

Uccise il padre per difendere la mamma: per Alex è iniziato il processo
Giovedì 10 Giugno 2021 - 11:13

Quanto coraggio ci vuole a frapporsi tra un padre violento e una madre da anni vittima di innumerevoli soprusi? Quanta disperazione ci vuole per afferrare un coltello e colpire 24 volte un uomo, non uno qualsiasi ma quello che ti ha dato la vita? Disperazione e coraggio: quelli che hanno guidato la mano di Alex Pompa, il 20enne di Carignano che il 30 aprile dell'anno scorso uccise il padre Giuseppe, 52 anni. Questa mattina per Alex, difeso dall'avv. Claudio Strata (nella foto in basso), è iniziato il processo in Corte d'Assise: presidente Alessandra Salvadori, a latere Melania Cafiero, affiancate da sei giudici popolari. È chiamato a rispondere di omicidio aggravato dal vincolo di parentela. 

 Quella di oggi è stata un'udienza breve, per sbrigare le prime formalità e fissare i prossimi appuntamenti in aula: 30 giugno e 7 luglio, quando cominceranno ad essere sentiti i testi del pm Alessandro Aghemo (per primi i carabinieri che intervenirono quel giorno e il medico legale). Intanto il giovane Alex (classe 2001), dopo essersi brillantemente diplomato all'Istituto Prever di Pinerolo ed aver incassato anche le congratulazioni dell'ex ministra Azzolina, è tornato a vivere in casa con la mamma e da settembre è iscritto a Scienze della Comunicazioni dove ha già sostenuto ben 5 esami. «È bravissimo, l'ultimo voto è stato un 30 e lode», è stato il commento fiero rilasciato fuori dall'aula d'Assise dal fratello Loris, di tre anni più grande, che non manca di sostenere con pacatezza e solido affetto Alex e la mamma Maria, ancora profondamente provata da quella tragedia. In foto, da sinistra, lla mamma, Alex e Loris. 

Lucia Sorbino
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