Pinerolo, l'opera titanica di Salvai: spostare il Palazzo Comunale, il Corelli e l'archivio della Biblioteca nella Caserma Bochard

Pinerolo, l'opera titanica di Salvai: spostare il Palazzo Comunale, il Corelli e l'archivio della Biblioteca nella Caserma Bochard
Giovedì 16 Luglio 2020 - 20:19

Questa sera in Commissione urbanistica è stato esposto dall'assesore Giulia Proietti e dal sindaco Luca Salvai il PUVaT (Piano unitario di valorizzazione territorale). Un documento di accompagnamento alla variante del Piano Regolatore in cui si definiscono il riutilizzo funzionale e la rigenerazione degli immobili di proprietà del Comune. In città vi è un vero mosaico composto da questi edifici, vincolati e non, che rischiano con il passare del tempo di trasformarsi in oasi urbane diroccate. 

In totale sono ben 19 gli immobili inseriti nel documento. Quello che più ha spiccato è però il progetto relativo alla Caserma Bochard. Da anni se ne parla, ora che è stato nominato in commissione il futuro della caserma militare in centro città si fa più concreto. 

Il complesso è composto da quattro edifici, nei piani c'è l'idea di demolire la struttura che si affaccia su via Cambiano per creare una entrata ad una piazza pubblica nell'area dove adesso vi è il grande cortile interno. Si verrà poi a dar vita ad un vero e proprio maxi polo civico con i restanti tre edifici che ospiteranno il Palazzo Comunale, l'Istituto Corelli e gli archivi della Biblioteca Civica

Le carte di quella che lo stesso Salvai ha definito un'opera titanica ci sono, ora bisogna attendere la relazione definitiva a settembre e trovare i (massicci) finanziamenti necessari. 

Se si sposta il Palazzo Comunale nella Bochard occorre anche trovare una nuova destinazione per l'attule edificio di Piazza Vittorio. Su questo Salvai spinge per creare una zona di tipo commerciale. 

Ulteriori dettagli e informazioni sulla Bochard e sugli altri immobili coinvolti nel prossimo numero dell'Eco del Chisone. 

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino