Elezioni Politiche: come si assegnano i seggi con il "Rosatellum"

Elezioni Politiche: come si assegnano i seggi con il "Rosatellum"
Sabato 3 Marzo 2018 - 11:24

Domenica 4 marzo si vota con la nuova legge elettorale, che prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato. In entrambi i casi un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale.

 

La legge prevede che con il sistema maggioritario si elegga un solo candidato per collegio fino a un terzo dei seggi sia alla Camera che al Senato. Per i restanti due terzi ogni lista ottiene un numero di seggi in proporzione al numero di voti che ottiene a livello nazionale. Vediamo il sistema misto più nel dettaglio.

 

Come funziona il sistema maggioritario?

Si tratta di un sistema uninominale perché in ogni collegio c'è un solo candidato per ciascuna lista singola o per ciascuna coalizione di liste.

Sulla scheda, il nome del candidato uninominale sarà scritto con lettere più grandi in un rettagolo sopra la lista o le liste a cui è collegato.

Il sistema si chiama maggioritario perché ogni collegio uninominale elegge un solo candidato, quello che ottiene più voti.

 

Guarda in che collegio è il tuo Comune per l'elezione della Camera dei Deputati e per l'elezione del Senato della Repubblica.

 

Come funziona il sitema proporzionale?

I seggi verranno assegnati alle liste in proporzione ai voti che ogni singola lista riceverà a livello nazionale, ma dovranno aver raggiunto una soglia minima del 3%.

Sulla scheda le liste saranno indicate dai rispettivi simboli con accanto un elenco di candidati.

Il sistema proporzionale è detto plurinominale perché in ogni lista saranno indicati da due a quattro candidati.

A ciascuna lista sarà assegnato il numero di seggi corrispondente ai voti ottenuti e i seggi saranno ripartiti secondo la circoscrizione geografica di riferimento.

Quindi i candidati saranno eletti in base all'ordine secondo cui compaiono sulla schede di ciascuna circoscrizione: su quest'ordine gli elettori non hanno la possibilità di influire. Inutile quindi scegliere uno specifico nome all'interno di una lista, e potrebbe generare dubbi interpretativi da parte del presidente di seggio (chiara intenzione di voto o segno di riconoscimento che invalida la scheda?).

 

Guarda il tutorial ufficiale sull'assegnazione dei seggi con il "Rosatellum 2"

 

 

La legge consente di votare per il candidato uninominale senza scegliere una delle liste collegate al candidato (o la lista, se è una sola). In questo caso il voto è assegnato anche alla lista collegata o alle liste in proporzione ai voti presi da ogni lista nel collegio uninominale.

 

La scheda è però nulla se si vota per un candidato uninominale e per una lista a lui non collegata (non è possibile il voto disgiunto) o se il segno apposto sulla scheda copre più rettangoli.

 

 

 

l.p.
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Paola Molino