Piossasco: due condanne per estorsione

Giovedì 12 Febbraio 2015 - 09:14

Sei anni e 8 mesi per Giuseppe Bruno, 5 anni e 6 mesi per Calogero Cammarata: questa la condanna decisa ieri pomeriggio dai giudici della Quinta sezione penale del Tribunale di Torino (presidente Maria Iannibelli, a latere Edomondo Pio e Nicoletta Aloj). I due piossaschesi erano accusati di estorsione, tentata o consumata, nei confronti di alcuni commercianti e per questi fatti (risalenti al 2013) il 31 gennaio 2014 erano stati arrestati.

Parzialmente soddisfatta l'avv. Graziella Chiara, legale di Cammarata (personaggio assai noto a Piossasco anche perchè il fratello fu pure sindaco): «Rispetto a quanto chiesto dal pm (Enrico Arnaldi di Balme, ndr) la Corte ha diminuito la pena di 3 mesi, assolvendo per alcuni capi d'imputazione ed escludendo la recidiva: speriamo di ottenere qualcosa di più in appello», lascia intendere Chiara. A difendere Bruno, tuttora in carcere per altra causa, l'avv. Stefania Gottero.

Concesse ad entrambi le attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti, ma soprattutto, nel corso del dibattimento, sono stati esclusi collegamenti tra i due imputati e l'ndrangheta calabrese, inizialmente ipotizzati dagli inquirenti. Legami inquietanti che avevano pure spinto i piossasaschesi a sentite e partecipate manifestazioni di piazza. Motivazioni tra 60 giorni.

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Paola Molino