Processo asilo nido: le difese, «indagini carenti e superficiali»
È ripreso questa mattina a Torino il processo d'Appello per le tre ex-titolari dell'Asilo nido "Nel paese delle meraviglie" (Francesca Pamfili, Elisa Griotti e Stefania Di Maria). In primo grado, il 16 novembre 2012, vennero condannate per maltrattamenti nei confronti di alcuni piccoli ospiti della struttura. Nell'udienza odierna è toccato ai difensori. La prima arringa è stata quella dell'avv. Cristina Botto (legale di Stefania Di Maria), che pezzo a pezzo ha cercato di smontare la credibilià delle cinque accusatrici.
Poi la parola è passata all'avv. Davide Richetta (difensore di Griotti) che senza mezzi termini ha lanciato un durissimo attacco alla Procura di Pinerolo: «Le indagini preliminari sono state carenti e superficiali, e hanno creato l'attuale deserto probatorio». Servivano altri approfondimenti e ulteriori verifiche, ha detto in sintesi, «come anche il Tribunale del Riesame aveva chiesto». E invece si è creduto alle parole delle cinque testimoni «come fossero il verbo», nonostastante che le loro dichiarazioni costituissero l'ossatura dell'impianto accusatorio e quindi andassero soppesate con particolare attenzione. Prossima udienza il 30 ottobre: Richetta dovrà concludere, per poi passare la parola al legale di Pamfili, Mirella Bertolino, e al prof. Ronco, che coordina il pool difensivo.
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Paola Molino