Tribunali: in Senato duro attacco alla Cancellieri dai capigruppo Lumia e Caliendo

Giovedì 5 Settembre 2013 - 12:33

Si è appena concluso, in Senato, un durissimo intervento dei capigruppo delle commissioni giustizia contro il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. «Non si permetta di far uscire alcun provvedimento in contrasto con gli impegni assunti in Senato»: Lumia (pdl) e Caliendo (pd) hanno così ricordato alla Guardasigilli che il 7 agosto il Governo aveva accolto un ordine del giorno che chiedeva di emanare entro il 12 settembre un decreto correttivo sui tribunali. Un atto importantissimo cui a fine agosto si era aggiunta un'istanza, firmata da parlamentari di tutte le forze politiche (Bindi, Cesa, Gasparri e Barbanti i primi quattro) e inviata al primo ministro Letta e alla Cancellieri, che ribadiva la necessità di escludere dall'elenco dei tribunali da sopprimere le sedi di Pinerolo, Bassano, Chiavari, Lucera, Rossano e Tolmezzo. Insomma, nonostante le chiare volontà del Parlamento, il Ministro pare non volerne tenere conto.

L'intervento di fuoco dei capigruppo Lumia e Caliendo, cui si è unito quello di Maurizio Gasparri, ha voluto giocare d'anticipo per bloccare qualsiasi azione governativa non concordata. Dopo l'incontro di ieri tra il Governatore Cota, una delegazione di sindaci di Langhe e Roero e il Ministro della Giustizia, si è infatti diffusa la notizia che al Tribunale di Alba il trasloco sia stato bloccato e che a brevissimo la Cancellieri abbia assicurato un provvedimento per permettere a quegli uffici di continuare ad operare. Si attendeva perfino, nella giornata di oggi, una conferenza stampa del Ministro, volta a ratificare queste decisioni. «Di fatto non c'è alcuna certezza: anzi siamo in un clima di totale confusione - ammette la sen. Magda Zanoni - Da parte mia, completo sostegno a Caliendo e Lumia, che si sono fatti carico della nostra assoluta scontentezza».
Quel che si sa rispetto al differimento del trasloco relativo alle sedi sopprimende, risale ad un decreto ministeriale dell'8 agosto. Questo riguarda "l'utilizzo degli immobili ex art. 8 del decreto legislativo n. 155" e prevede che a Pinerolo il tribunale resti in funzione 10 mesi (12 la Procura) per dar tempo a Torino di organizzare il trasferimento di personale e fascicoli. La stessa cosa riguarda ad esempio la sezione distaccata di Ciriè, la cui soppressione definitiva è differita di due anni. Quanto alla sede di Alba, potrebbero essere concessi anche qui 24 mesi prima di essere unita ad Asti. In questo caso però non c'è ancora nessuna sicurezza, nonostante le tante notizie stampa.

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Paola Molino