Edizione 38 del 03/10/2012

Di notte per comprare l'Iphone 5

È stata notte bianca anche a Pinerolo per l'ultimo gioiellino Apple. Per permettere agli irriducibili di aggiudicarsi per primi l'Iphone 5, anche Oberto in via Buniva ha garantito un'apertura straordinaria. Nessuna coda (siam pur sempre a Pinerolo!), «eppure, tra mezzanotte e l'una, dieci pezzi li abbiamo venduti», dice uno dei titolari del negozio. Niente male considerato che, a seconda dei giga, il telefonino può costare tra i 729 e i 959 euro!

Decine di migliaia di pinerolesi per novant'anni da ottobre cominciavano a sentire odore o profumo di Natale. Era la Galup che iniziava la produzione. Tre o quattrocentomila panettoni in neppure due mesi per rispondere alle richieste di clienti grandi e piccoli.
Questo accadeva ieri. Accadrà ancora domani?

Di ufficiale al momento non c'è nulla ma la notizia è trapelata e nessuno l'ha smentita. Brutto segno. Significa che il trasferimento del Nizza a Bellinzago, Comune di 9.500 abitanti poco lontano da Novara, è all'ordine del giorno.
Pinerolo, insomma, sarebbe sul punto di ricevere l'ennesimo calcio sulle gengive, e far presente che è stufa di buscarle non rientra nel vittimismo ma nella cruda disamina dei fatti.

Cancello e porte fracassati, gare di motocross improvvisate dentro la struttura, bagni e lavandini frantumati, bocchette antincendio scassinate e srotolate, lampade rotte. Un danno ingente, superiore ai 30mila euro secondo le prime stime, è il risultato della bravata di cinque giovani, nel tardo pomeriggio di domenica 30, dentro il Centro federale di equitazione di Pinerolo, accanto alla circonvallazione di Abbadia Alpina. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Eugenio Buttiero non è solo il primo tra gli eletti in Consiglio comunale, ma anche quello con il reddito più alto: esattamente 119.987 euro nel 2011, contro una media inferiore ai 50.000 euro dei suoi colleghi assessori e consiglieri comunali.

Bimbi messi a dormire da soli, in bagno sotto il lavandino, o in mansarda. Lettini rivoltati a mo' di gabbia. Nessuno a sorvegliare le nanne e a consolare chi piange. Cibo sputato e rimesso a forza in bocca ai più riottosi. Espressioni dall'inspiegabile sadismo: «Se tua mamma non muore, viene a prenderti». Nomi volgarmente storpiati. Insulti e umiliazioni alla volta di quei 4-5 piccolini che, vai a capire la psiche umana, erano stati presi di mira più di altri. Senza motivo.