Abbadia: gli Scout hanno festeggiato mezzo secolo di vita all'ombra di San Verano

Abbadia: gli Scout hanno festeggiato mezzo secolo di vita all'ombra di San Verano
Venerdì 14 Giugno 2024 - 16:28

Il gruppo scout AGESCI Abbadia 1 ha festeggiato il 50° anno di vita. Le celebrazioni del felice anniversario si sono svolte domenica scorsa 9 giugno all’Istituto Salesiano di Cumiana alla presenza anche di decine di ex capi succedutisi dagli anni Settanta. Dopo una mattinata di animazione e giochi che hanno coinvolto tutti (ragazzi e adulti e i tanti "ex"), alle 12,30 si è svolto il pranzo comunitario. Nel pomeriggio, schivando qualche breve scroscio di pioggia, don Luciano Bertinetto (parroco di San Verano) ha celebrato la Messa nel cortile dell'Istituto.

Il gruppo Abbadia 1, che oggi conta circa  70 scout, è presente in modo continuativo nella realtà parrocchiale abbadiese dagli anni Sessanta grazie al grande lavoro del compianto parroco don Francesco Granero che, già nel 1945, fu tra i fondatori del "Pinerolo 1" nella sede dell'oratorio di San Domenico (nelle due foto dell'epoca vediamo don Granero in abito talare). Sedici anni dopo, don Francesco Granero chiamò a raccolta i ragazzi di Abbadia e formò un gruppetto di otto scout con sede alla chiesa della Madonnina: era il 1961. Risale invece alla stagione 1973/1974 la prima foto ufficiale di lupetti, coccinelle, esploratori e guide con il fazzolettone bianco-blu («blu, il colore che ricorda gli occhi della Madonna», amava sottolineare don Granero): l'anno del primo censimento del gruppo Abbadia 1 e del quale, domenica scorsa, è stato festeggiato il mezzo secolo di vita.

Se gli Scout sono ancora oggi un punto di riferimento per tutti i giovani del quartiere, è anche grazie alla lungimiranza del fondatore; pensiamo che negli anni Ottanta, in una breve intervista, don Granero, assistente ecclesiastico del Gruppo per una vita, spiegava: «Ci siamo posti anche l'obiettivo di educare all'ecologia i nostri ragazzi, contribuendo a creare in loro la formazione di una mentalità tesa a rispettare e difendere la natura».
 

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Paola Molino