Distretto del Cibo Pinerolese Terre da Tasté: prima assemblea dei Soci
Martedì 11 marzo, al Circolo Sociale di Pinerolo, si è tenuta la prima Assemblea dei Soci del Distretto del Cibo Pinerolese Terre da Tasté. L'evento ha registrato un'ampia partecipazione con la presenza dei rappresentanti dei quindici Comuni aderenti (Pinerolo che è capofila, Buriasco, Campiglione Fenile, Cantalupa, Cavour, Cercenasco, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Macello, Osasco, Piscina, Scalenghe, Vigone, Villafranca) con le Associazioni di Categoria e le aziende che hanno sostenuto il Distretto fin dalla sua costituzione. Un momento significativo dell'incontro è stato l’ingresso di 26 nuove aziende, che si aggiungono ai più di 350 soci già attivi, rafforzando così la rete del Distretto. Durante l'Assemblea sono stati presentati il primo bilancio e le attività svolte nel 2024, insieme al bilancio preventivo per il 2025 e ai principali ambiti di intervento, tra cui la partecipazione a bandi strategici per il settore. Il Distretto sta inoltre lavorando all’elaborazione di un disciplinare per gli aderenti e a una campagna di sensibilizzazione rivolta ai residenti del territorio. Particolare attenzione verrà dedicata agli istituti scolastici, con iniziative volte a promuovere la cultura dell’alimentazione e il valore del cibo prodotto dalle aziende locali. Un passo avanti concreto per valorizzare le eccellenze del territorio e rafforzare il ruolo del Pinerolese nello sviluppo economico e turistico regionale.
Per Sonia Cambursano, Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico: «Nei 400 km quadrati del Distretto del Pinerolese si può trovare un’ampia gamma di prodotti che sono il frutto delle tradizioni e della sapienza agroalimentare del Pinerolese. La Città metropolitana, nell’ambito delle proprie competenze, conferma la propria disponibilità ad accompagnare le progettazioni e le azioni del Distretto del Pinerolese come di quelli già avviati o in fase di avvio. Non possiamo che auspicare che il Governo e la Regione Piemonte trovino il modo di sostenere i Distretti con linee di finanziamento ad hoc, come quelle previste per i GAL».
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Paola Molino