80º del bombardamento di Villar Perosa: le testimonianze. Prorogata la mostra
È stata prorogata ancora per la giornata di domani, domenica 21 gennaio, dalle 14 alle 17, la mostra fotografica dedicata al bombardamento di Villar Perosa del 3 gennaio 1944, nell'80º anniversario del raid aereo che distrusse la fabbrica e i villaggi nati attorno allo stabilimento Riv, ma grazie ai rifugi antiaerei non lasciò vittime.
Verso mezzogiorno 53 fortezze volanti scaricarono 312 bombe da 7000 metri d'altezza. Una sessantina colpirono lo stabilimento Riv, le altre il paese.
Nelle scorse settimane, prima nell'intervista pubblicata sull'Eco del Chisone (numero del 4 gennaio 2024) e in seguito con due incontri, con gli alunni delle scuole e con la popolazione presso il Museo della Meccanica e del Cuscinetto, i testimoni Franco Vinçon, Elvio Scavino e Giorgio Micca, hanno raccontato i loro ricordi di quel giorno di 80 anni fa, eccezionalmente vividi.
Franco Vinçon (nel video in alto) era appena un bambino di 5 anni. Si riparò nei rifugi costruiti per contenere fino a 3.500 persone e si salvò con tutti gli altri abitanti di Villar Perosa e i lavoratori della fabbrica.
Elvio Scavino (qui sopra) era un ragazzo e stava rientrando a casa da un viaggio nel suo paese natio, Monforte d'Alba, quando gli aerei diretti a Villar Perosa gli sono passati sulla testa. I binari del treno erano divelti. Il ritorno fu un'epoea nella peranza di trovare i genitori e le sorelle ancora vive.
Enrico Berardo illustra la mostra allestita nell'oratorio di Villar Perosa (ingresso da Viale Agnelli), sarà aperta dalle 14 alle 17. Dalle ore 15 alle ore 17 saranno aperti a cura dell'associazione Vivere le Valli anche i vicini rifugi antiaerei di via della Braida.
Luca Prot
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